In relazione all’indagine della Procura di Tempio sui presunti abusi edilizi di sei appartamenti realizzati in via Levante a Pittulongu, i committenti si difendono e, attraverso il legale Giampaolo Murrighile, sostengono che non ci sia stata “nessuna speculazione edilizia”.
Murrighile spiega che “in realtà, l’intervento nelle cantine (trasformate in mini appartamenti, ndr) è stato eseguito solo dopo che il Comune aveva regolarmente emanato le autorizzazioni. La trasformazione è avvenuta solo successivamente”.
Secondo quanto sostiene il legale, l’ufficio Suap avrebbe reinterpretato il concetto di semi interrato o parzialmente interrato “aderendo ad una interpretazione rigorosa di una legge regionale e, sulla base di questa ha annullato la precedente autorizzazione. E’ inquietante che la pubblica amministrazione abbia revocato il suo stesso provvedimento, in autotutela, solo quando le opere erano state già realizzate”
“A nostro avviso, dunque, per fare chiarezza – conclude Murrighile -, proprio alla luce dei dubbi interpretativi, faremo ricorso al TAR e, allo stesso tempo ci rivolgeremo al Tribunale del Riesame certi di non aver compiuto alcuna forma di illegalità”.