PORTO CERVO. Sarà la Guardia Costiera a ricostruire la dinamica di un incidente avvenuto nel tardo pomeriggio a Porto Cervo che è costata la vita all’armatore di 63 anni di un motoscafo Magnum. A bordo c’erano quattro persone. Due hanno riportato ferite gravi e sono state trasportate al Pronto Soccorso di Olbia in codice rosso mentre la quarta persona a bordo sarebbe stata ricoverata in condizioni meno gravi.
Secondo le prime indiscrezioni, l’armatore di nazionalità inglese alla guida del potente motoscafo avrebbe virato rapidamente per evitare la collisione con un’imbarcazione che navigava dritta in direzione opposta ma nella nuova traiettoria non avrebbe visto gli scogli affioranti dell’Isola di Nibani.
L’impatto è stato violentissimo. Tanto da attirare l’attenzione delle barche vicine. Due si sono avvicinate al punto d’impatto per recuperare i naufraghi. L’armatore, però, non appariva cosciente già nel trasbordo. Una volta a terra, al porto di Porto Cervo, sono stati subito presi in carico dai soccorritori del 118.
Per il 63enne, proprietario della barca, malgrado i lunghi tentativi di rianimarlo, non c’è stato nulla da fare. Sembrerebbe morto per collasso cardiocircolatorio. I due più gravi, una volta stabilizzati sono stati trasportati d’urgenza a Olbia su due ambulanze differenti mentre il terzo è arrivato al Pronto Soccorso in codice giallo.
La barca è stata posta sotto sequestro mentre l’area dell’incidente è presidiata dai militari della Capitaneria di Porto guidata da Giovanni Canu. A terra il personale marittimo di Porto Cervo sta raccogliendo le testimonianze utili a ricostruire i momenti finali della tragedia.