
Provincia matrigna? Assolutamente no, anzi coccolosa e protettrice, orgogliosa del fatto che dalla sua assemblea sono venuti fuori ben sei sindaci per la Gallura. Un record vista la così alta concentrazione di ex-consiglieri provinciali eletti in uno stesso mandato diventati poi primi cittadini. Peccato che quella camera di incubazione, utile alla formazione di un classe politica che deve governare il territorio non esisterà più falciata dalla demagogia, ma soprattutto dall’assenza di risorse che produce tagli lineari su tutte le ramificazioni dello Stato. Le defunte Province ora si trasformeranno in qualcos’altro, enti di secondo livello o qualcosa del genere, dove probabilmente saranno quegli stessi sindaci a diventarne i componenti.
Intanto però il professor Andrea Nieddu, raffinato oratore dai banchi del consiglio di via Nanni, ha scalzato l’inossidabile Bastianino Sannittu, dalla poltrona di sindaco di Berchidda. Le energie non gli mancano , avrà occasione di fare il meglio per un paese che ha grandi tradizioni agricole, ma anche culturali con un festival jazz che lo porta al centro del mondo in alcuni periodi dell’anno.
A nord invece, all’arcipelago della Maddalena , l’ex-consigliere provinciale-lupo di mare-avvocato Luca Montella dopo pazienti e perigliose navigazioni ha espugnato un fortino “rosso” dove per 10 anni ha regnato incontrastato Angelo Comiti. Anche in questo caso si apre una nuova fase per la vita della comunità.
Ai due prodi si aggiungono Francesco Pala, ex-presidente del Consiglio provinciale, che tempo fa ha vinto le elezioni comunali a Palau. Quando governava l’assemblea di via Nanni riusciva sempre a tenere saldo il timone senza perdere il suo proverbiale aplomb anche nei momenti più critici.
Giò Martino Loddo, di professione medico condotto, altruista per professione, ma formidabile dispensatore di barzellette quando è in forma, (ex-assessore provinciale ai Lavori Pubblici), governa da tempo Calangianus.
C’é poi un altra giovane promessa: Giuseppe Meloni che prima della soppressione dell’ente a seguito del referendum regionale sedeva nei banchi dell’opposizione è sindaco di Loiri, ma contemporaneamente anche consigliere regionale perché nel 2014 ha fatto il botto consacrandosi re delle preferenze in Gallura.
E non dimentichiamoci Mario Carta, sindaco di Alà dei Sardi che non ricopriva alcun incarico politico bensì era ed è tutt’ora il segretario della ex-Provincia Olbia Tempio commissariata. Profilo british e precisione sotto braccio segue le ultime fasi dell’ente prima della sua definitiva estinzione.
Se questi sono i “figli” della Provincia Olbia Tempio quasi scomparsa, arrivano già le nuove generazioni: non possiamo non citare la giovanissima neo-consigliera comunale di Tempio Pausania l’ingegnere Anna Paola Aisoni, forte dei suoi 1348 voti, e l’altrettanto giovane Fabio Lai, militare, che fa il pieno di preferenze con 640 voti a fianco del neo-sindaco Montella. Aveva già celebrato il suo exploit alle precedenti elezioni amministrative della Maddalena del 2010 dove per un pelo la sua coalizione non conquistò il Comune e poi ancora alle regionali del 2014 dove macinò 803 preferenze surclassando perfino il sindaco in carica (anche lui in corsa per le regionali). Ad oggi è il consigliere più votato dal dopoguerra nell’arcipelago. Anche di loro, mamma Provincia sarebbe orgogliosa.