
Fumata bianca. Dopo 6 ore di assemblea, la politica olbiese ha detto Sì al Piano delle opere del pofessorer Marco Mancini. Anche se nel momento topico della giornata più importante della consigliatura Giovannelli, l’aula di Poltu Quadu è apparsa (come si vede nel brevissimo video del momento della votazione in fondo all’articolo) semideserta. Ma non è l’assenza dell’opposizione che ha creato il vuoto. Il CD aveva lasciato l’aula in segno di protesta già dal mattino, mentre lo squadrone di Forza Italia e il resto della minoranza, tranne Pizzadili e Fancello (Unidos Sardisti) hanno scelto di non votare. Appare, invece, singolare l’assenza di 10 consiglieri di maggioranza. Un dato che dovrebbe far riflettere dal punto di vista politico.
Ad ogni buon conto, dopo oltre un anno e mezzo di battaglie, a volte giocate oltre il filo del politically correct, il Consiglio comunale ha acceso il semaforo verde al piano che, come tutti si augurano, dovrebbe tutelare Olbia mettendola al sicuro da eventi catastrofici come quelli che hanno devastato la città il 18 novembre 2013. Ora si spera arrivino i soldi: 120 milioni di euro che serviranno sostanzialmente per finanziare le 4 vasche di laminazione e l’allargamento dei canali che attraversano la città.
Il resto della cronaca dello storico Consiglio comunale, con la protesta del comitato di salvaguardia, le dichiarazioni di alcuni consiglieri di minoranza contrari al metodo che ha portato all’approvazione di oggi e le risposte del sindaco in replica alle accuse arrivate attraverso la stampa dal presidente del comitato di salvaguardia, sarà contenuta nei prossimi servizi.
{Vimeo}https://vimeo.com/128594646{/Vimeo}