
“Chiedo che il consiglio comunale prenda posizione ufficialmente contro l’ipotesi che venga individuata la Regione Sardegna quale area idonea al deposito delle scorie nucleari – Lo scrive Tonino Pizzadili, consigliere comunale di Olbia di Unidos -. In altre occasioni sicuramente meno dannose per l’ambiente, vedi GALSI – prosegue la nota -, il comune di Olbia prese posizione e promosse la mobilitazione popolare contro la realizzazione del metanodotto in quanto poteva nuocere all’immagine turistica della Città e del suo territorio”
Come mai – lamenta Pizzadili – in una situazione, non analoga, ma molto più grave sia per l’immagine turistica che per i possibili inquinamenti ambientali, l’amministrazione comunale non ha ancora preso posizione ufficiale?
Pertanto chiedo al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale che venga convocato con urgenza un Consiglio Comunale aperto col seguente ordine del giorno:
“Ipotesi deposito di scorie nucleari in sardegna: determinazioni”
La presente richiesta – scrive il capogruppo Unidos e Sardista – viene inviata in questa forma in quanto non è stata convocata la conferenza dei capi gruppo, come prevede il regolamento del consiglio comunale, per la predisposizione dell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale del 14 e 15 gennaio prossimo. Avrei sottoposto all’attenzione degli altri capi gruppo il tema sulle scorie nucleari ma solo ieri sera ho ricevuto l’ordine del giorno e la convocazione, anomala, del prossimo consiglio comunale.
Sono certo che il Sindaco, la Giunta, l’intero consiglio comunale, le forze sociali, le associazioni di categorie, i rappresentanti istituzionali, i parlamentari eletti in Sardegna, i consiglieri regionali e tutti gli olbiesi sapranno dare risposte adeguate a chi intende danneggiare Olbia, la Gallura e l’intera isola.
Il deputato Mauro Pili prima e altri parlamentari sardi successivamente hanno promosso attività parlamentari e legislative per cercare di scongiurare che la Sardegna diventi il mondezzaio d’Italia; il nostro impegno deve essere anche quello di coinvolgere tutti i Deputati e Senatori eletti in Sardegna.
Dobbiamo essere uniti nella mobilitazione; difendiamo la nostra gente, i nostri figli, anche contro, se necessario, i partiti politici che rappresentiamo”.