
Deve essere rientrato a Cagliari con un cerchio alla testa il delegato regionale agli Enti Locali Cristiano Erriu. Quanto meno, durante il Consiglio comunale di Olbia convocato appositamente per lui, il dubbio di aver sbagliato città deve essergli venuto in mente. La regia di questa strana sceneggiatura è da ascrivere al presidente Vanni Sanna in un ruolo che tutto può essere tranne che istituzionalmente definibile super partes. Nell’arco di un infinita serie di interventi è riuscito persino a infastidire la sua maggioranza. Dopo aver più volte chiesto di intervenire su quello che doveva essere l’argomento principale della riunione, gli Spano del PD2, Pietro e Giorgio che pensavano di parlare di Urbanistica, dopo il reiterato diniego del presidente, hanno estratto la scheda e se ne sono andati.
Ha fatto tutto lui creando imbarazzo persino a Giovannelli. Sanna, sfrattati gli assessore comunali, ha fatto accomodare sui banchi della Giunta i sindaci della Gallura mentre alla sua destra ha voluto l’assessore Erriu e poco oltre il sindaco Giovannelli. Con il passare delle ore e la lunga sequenza degli interventi dei medici della Asl con tanto di slider e del commissario Tecleme, che durante il suo intervento ha persino detto che forse sarebbe stato meglio rivolgere domande sul futuro della Sanità gallurese all’assessore giusto, cioè Arru, l’altro assessore, quello presente, Erriu ha lentamente cominciato a sprofondare nella poltrona.
“Che c’entro io con la Sanità”, avrà pensato l’assessore all’Urbanistica e agli Enti Locali. Vuoi vedere che il presidente Sanna ha sbagliato l’invito che invece doveva essere rivolto a Arru? I cognomi, in effetti sono facilmente confondili: Erriu (Urbanistica) e Arru (Sanità). E i nomi di battesimo? Il primo è Cristiano, il secondo è Luigi Benedetto! Eppure, l’assessore della Salute, viene da tutti chiamato con il primo nome, Luigi, altrimenti Sanna avrebbe potuto confondersi anche tra i nomi confessionali Cristiano e Benedetto. Ma non basta. La tortura inflitta a tutti, giornalisti allibiti compresi, attraverso una “disumana” dilatazione dei tempi, sembrava non avesse fine.
Se avessimo applicato il timer agli interventi come si fa nel bilancio del possesso palla nelle partite di calcio, da solo il presidente Vanni Sanna avrebbe totalizzato più minuti più di tutti gli intervenuti messi insieme. Morale, alle 21:00, vale a dire dopo poco meno di 6 ore, solo i Vigili Urbani vicino al gonfalone del Comune e l’assessore Erriu non avevano preso la parola. Il pubblico che aveva partecipato numeroso alla prima parte dell’assemblea civica, ha finito per andarsene alla chetichella. C’era un altro spettacolo da vedere in TV, sicuramente più divertente: Cagliari Inter.