
Chissà che idea si sarà fatta del Consiglio comunale di Olbia il nuovo arrivato Nicola Midulla (CD) che l’altro ieri ha ufficialmente preso il posto del dimissionario Gianni Urtis. Perché a parte alcuni atti approvati senza troppi scossoni e la svilente discussione su un ovvio NO alle scorie nucleari portata avanti con la tecnica della melina, quando si è finalmente aperto il sipario sul PUL, Piano Utilizzo Litorali è partita la rissa. Motivo del contendere? I pareri di contrarietà espressi dalla struttura tecnica comunale in palese contrasto con la Commissione Urbanistica presieduta da Giorgio Spano.
Spano, infatti, sostiene che la struttura tecnica guidata dal dirigente Tino Azzena abbia agito ambiguamente tirando fuori i pareri difformi alle Osservazioni del PUL senza averli espressi dettagliatamente nell’organo politico istituito, è bene ricordarlo, nel rispetto della proporzione tra forze di maggioranza e di minoranza del Consiglio comunale. Per sgomberare il campo dalle facili deduzioni occorre dire che succede normalmente che i tecnici diano parere positivo e la politica bocci i piani, così come normalmente succede il contrario. E allora perché tante parole sopra le righe, accuse e scontri quasi all’arma bianca? La risposta potrebbe essere più semplice di quanto si possa pensare. All’interno della stessa maggioranza, almeno sui grandi temi che riguardano l’Urbanistica, manca il dialogo e soprattutto la fiducia. Da una parte e dall’altra dello stesso partito di maggioranza relativa, si pensa più a difendersi dal fuoco amico che da quello nemico.
Prima di sentire le dichiarazioni dell’assessore dell’Urbanistica Carlo Careddu (PD1) e quelle del presidente della Commissione Urbanistica, Giorgio Spano (PD2), in evidente antitesi, dopo oltre due anni di guerra a volte aperta, a volte sibillina, ci permettiamo di fare una premessa.
Al di là delle dichiarazioni di maniera, di parole scritte o dette con il ramoscello di ulivo in bocca, lo scontro tra PD1 e PD2 continua ad essere il vero nocciolo intorno al quale ruota il dibattito politico olbiese. Che si parli di scorie nucleari o di PUL, giusto per riferirci all’ultimo Consiglio comunale di Olbia, il conflitto interno sta letteralmente erodendo le gambe alla già complicata struttura sulla quale è stata edificata la Coalizione Democratica che governa la città. Oggi a poco più di un anno dalla fine della consigliatura prevista nel 2016 si continua ad assistere a dichiarazioni di pace mentre, nella realtà, sotto i banchi dei colleghi si fanno rotolare le bottiglie incendiarie. Ed ora lasciamo spazio alle dichiarazioni inviate a Olbianova per mail. A Careddu e Spano abbiamo chiesto una valutazione politica di quanto è emerso sul Pul durante l’ultimo Consiglio Comunale.
CAREDDU: “Il Consiglio comunale mi risulta si sia discostato dal parere consultivo espresso a maggioranza dalla Commissione Urbanistica soltanto in 3 osservazioni su 33, confermando dunque le scelte che il Consiglio stesso aveva già fatto nel corso della precedente deliberazione”.
SPANO: “Dispiace constatare ciò che è avvenuto in Consiglio durante il quale abbiamo assistito purtroppo ad una azione preordinata e coordinata con frange dell’opposizione che ha violato le più elementari regole e patti di maggioranza votando in difformità almeno per un terzo dei provvedimenti licenziati di comune accordo in Commissione”.
CAREDDU: “E’ stato fatto un ottimo lavoro dalla parte politica, compresa la Commissione Urbanistica (Spano è il presidente, ndc), e dalla struttura diretta dall’ing. Azzena, al di là delle incomprensioni accadute – ne sono convinto – in assoluta buona fede”.
SPANO: “Si è trattato di una prova muscolare che lungi dal voler pacificare le parti assume il significato di un monito rivolto alla maggioranza”.
CAREDDU: “La mia valutazione è confermata dal fatto che anche l’opposizione, sebbene si sia astenuta in Commissione Urbanistica, ha votato a favore e con entusiasmo il piano di utilizzo dei litorali”.
SPANO: “L’Urbanistica è un settore delicato, che va trattato con estrema trasparenza e uniformità di giudizio e non con blitz dell’ultima ora. In Consiglio ho rilevato con rammarico che i pareri di conformità espressi dal Dirigente (che poi è lo stesso estensore del piano) per 9 volte (3 volte sostiene Careddu, ndc) in contrasto con il deliberato della Commissione non sempre riguardavano la conformità ma entravano nel merito che per norma è una prerogativa degli Amministratori. E’ ovvio che tutti i suggerimenti debbano essere presi in considerazione e talvolta sono anche preziosi ma trovo inaccettabile che queste contrarietà siano state inserite nella documentazione al momento del deposito in segreteria della Delibera Consiliare e non nella sede più opportuna costituita dalla 1° Commissione Consiliare che non è una stanza chiusa ma un organo del Consiglio Comunale”.
CAREDDU: “Il PUL è uno strumento fondamentale, il primo della storia della città di Olbia, uno dei pochi della Sardegna moderna, che tutelerà al massimo l’ambiente – grazie anche agli studi fatti dalle università sarde – e doterà il nostro litorale dei servizi necessari per vivere il mare tutto l’anno in modo sostenibile”.
SPANO: “Come si fa a non essere soddisfatti dell’adozione di uno strumento così importante come il PUL giacché è anche il frutto del proprio lavoro?”