
In merito al sequestro eseguito in data del 24/03/2015 dal Comando di Polizia Locale, presso l’area del Campo ROM, il gruppo consiliare di FI esprime il totale disappunto verso l’operato della Amministrazione Comunale di Olbia – E’ quanto riporta un comunicato del gruppo consiliare di Forza Italia che accusa il Comune di aver fallito gli obiettivi indirizzati all’intergrazione della comunità rom -. Nonostante le sollecitazioni pervenute da parte di numerosi cittadini, il Comune non è stato in grado di gestire e controllare il campo ROM, e nulla ha fatto fino ad oggi per evitare quanto accaduto.
Nel Febbraio 2012 come consiglieri di minoranza, presentammo una interpellanza alla attenzione del Sindaco, dove contestavamo da subito il progetto di integrazione “ROM IN” portato avanti dalla la Giunta. A distanza di tre anni, possiamo certamente affermare che il progetto non solo non ha prodotto nessun tipo di integrazione ma, cosa ancora più grave, è che il Comune di Olbia si è reso complice e socio della attività illecita di recupero dei materiali ferrosi portata avanti dalla popolazione nomade risiedente nel campo di Sa Piana Manna.
Vogliamo sapere oggi quante imprese di riciclo di materiali ferrosi, quanti impianti di smaltimento, o quante partite IVA si sono accese, da parte della popolazione ROM, grazie al contributo della amministrazione comunale, visto che il fine del progetto era proprio questo “l’accompagnamento al lavoro rivolto della popolazione nomade, valorizzando le attività già oggi svolte in forma irregolare, riportandole alla regolarità e legalità e rendendole compatibili con la necessità di salvaguardare l’ambiente.”
Le repliche da parte della Giunta alle nostre accuse di allora, furono spropositate ed offensive, addirittura fummo additati di intolleranza verso la comunità nomade. Oggi come allora, sosteniamo che il progetto ROM IN è stato un completo fallimento, ed ha incentivato, anzi che reprimere, il lavoro di riciclo illecito.
Il Comune non solo ha buttato via i soldi del progetto tra cui 80.000€ di risorse comunali sottratte alle povertà estreme e al bonus famiglia, ora si deve prendere in carico anche le spese per la bonifica ambientale, logicamente a danno dei cittadini olbiesi. Infine speriamo che l’amministrazione locale smentisca le dichiarazioni rese dal Capo comunità, dove si afferma che i terreni su cui si eseguivano i lavori di recupero, furono assegnati con autorizzazione dal Comune proprio per quella finalità.
Ecco il testo dell’interpellanza
Al Sindaco di Olbia
Interpellanza
Oggetto: Delibera di Giunta n. 32 del 7/02/2012-Approvazione Progetto Esecutivo di inclusione socio lavorativa di cittadini appartenenti alla Comunità R.O.M.
Visto
• il vigente Regolamento del Consiglio Comunale di Olbia, art. 55;
Premesso
• che, come da delibera in oggetto, il progetto viene finanziato con contributo RAS Progetto ROM_IN finanziamento 30.657,00 €, compartecipazione del Comune di Olbia con fondi attinti dalle povertà estreme di 41.750,00 € e fondi destinati al “Bonus Famiglia” di 18.000,00 €.
• che, così come da progetto, “l’obiettivo specifico è l’accompagnamento al lavoro rivolto della popolazione nomade, valorizzando le attività già oggi svolte in forma irregolare, riportandole alla regolarità e legalità e rendendole compatibili con lanecessità di salvaguardare l’ambiente”.
• che, le attività di cui si fa riferimento sono “di recupero di materiali ferrosi che da sempre hanno rappresentato per gli stessi la principale fonte di sostentamento.”
• che, in passato l’amministrazione comunale è più volte intervenuta con provvedimenti volti alla bonifica del campo nomadi.
• che, alla data odierna anche nel nuovo sito di Sa Piana Manna è presente una discarica abnorme dove trovano posto rifiuti di ogni genere, altamente nocivi e inquinanti (batterie di auto, PFU, lastre di cemento amianto).
• che, nelle ore notturne si procede alla messa a fuoco di pneumatici e rifiuti plastici per estrarre dagli stessi le fibre di rame;
• che, più volte la torre di controllo dell’aeroporto Olbia-Costa Smeralda è stata costretta a chiudere lo stesso aeroporto perché i fumi tossici hanno invaso la pista di atterraggio;
• che, per poter esercitare il mestiere di recupero e smaltimento dei materiali ferrosi, oltre al corso di formazione proposto dall’amministrazione, bisogna ottenere particolari iscrizioni e certificazioni al livello locale e regionale.
Interpellano
Il Sindaco e la Giunta:
– Se non si ritenga inopportuno, in questo particolare momento di crisi economica, sottrarre risorse alle povertà estreme e al Bonus Famiglia per distrarle in un progetto dai risultati incerti;
– Se con questo intervento non si cerchi di legalizzare un mestiere che mai potrà essere svolto in tutta regolarità;
– Se con questo intervento non si promuova anzi che reprimere una attività illecita e altamente dannosa per l’ambiente;
– Quali siano le reali e concrete iniziative proposte da questa amministrazione per contrastare l’illecito ambientale che ogni giorno viene messo in atto dalla popolazione ROM presso il campo nomadi di Sa Piana Manna;