Il gruppo di Forza Italia si era astenuto nell’aula di Poltu Quadu durante la votazione del piano definitivo delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico e oggi, con un interpellanza a firma del capogruppo Marco Piro chiede che si faccia chiarezza una volta per tutte sui tre temi che oggetto di dubbi e polemiche: espropri, costi complessivi e stato del finanziamento. Forza Italia, auspica che l’argomento venga discusso in un imminente Consiglio comunale.
Ecco il contenuto dell’imterpellanza di Froza Italia, firmata dal capogruppo Marco Piro
Al Sindaco di Olbia
Al Presidente del Consiglio Comunale
Interpellanza
Riferimento: Quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio di Olbia.
Oggetto: Deposito Progetto Definitivo, comunicazione avvio procedimento finalizzato alla sua approvazione, adozione della variante al Piano di Fabbricazione, con contestuale apposizione del vincolo preordinato all’ esproprio e dichiarazione di pubblica utilità.
Vista
− La Deliberazione del Consiglio Comunale n° 57 del 22/05/2015, con la quale è stato approvato il quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico;
− Che è tutt’ora in fase di pubblicazione, a cura dell’ADIS, l’aggiornamento del PAI alla luce degli accadimenti meteorologici del Novembre 2013, con scadenza dei termini per le osservazioni al 20/10/2015
− Che sono in pubblicazione gli atti per la variante al Piano di Fabbricazione vigente in dipendenza dell’attivazione delle procedure finalizzate agli espropri;
− Che tali atti conseguono alla predisposizione, da parte della Giunta Comunale, del progetto definitivo, che transiterà in Consiglio in uno con l’esame della Variante al P.d.F.;
Considerato
− Che per il 30/09/2016 sono fissati i termini per la presentazione delle osservazioni al piano degli espropri ed alla conseguente variante al P di F;
− Che anche per gli atti propedeutici approvati in precedenza da questa Amministrazione, si è proceduto sostanzialmente a tappe forzate senza il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini alla approvazione delle opere sopraddette;
− Che detto “Quadro delle Opere”, ed anche l’esame del progetto definitivo, già completato e pubblicato nel sito del Comune, precederebbero, se così fosse, l’aggiornamento del PAI (strumento di pianificazione regionale, non comunale) e la stesa variante al P.d.F. di prossimo esame;
Riscontrato
− Che rispetto al quadro delle opere approvato, le superfici di esproprio per la realizzazione delle vasche di laminazione e per l’allargamento dei canali, è notevolmente aumentata rispetto a quanto previsto negli elaborati allegati alla succitata delibera consiliare e che in alcuni casi particolare sia più che raddoppiata;
− Che la Legge Regionale nÅã 12 del 31/10/2007 con la Normativa Tecnica allegata disciplina i procedimenti in materia di progettazione, costruzione, esercizio e controllo di invasi, sbarramenti di competenza regionale (altezza manufatti sotto i 15 mt, capienza inferiore ad 1.000.000 di m3);
− Che finalizzata a quel genere di progettazioni, già in fase preliminare, sono prescritte campagne di indagini, la specificazione dei criteri utilizzati per le scelte progettuali, gli aspetti dell’inserimento dell’intervento nel territorio, con particolare riferimento alla sicurezza ed alla funzionalità;
− Che in particolare devono essere approfondite le misure di protezione del rischio a tutela della pubblica incolumità, le modalità di sorveglianza e di disattivazione o mantenimento dell’invaso, riportante l’inquadramento geologico dei territori interessati in relazione anche alle indicazioni del P.R.G., il piano di controllo degli sbarramenti e del territorio di contorno, sia durante l’esecuzione dei lavori che durante l’esercizio dell’invaso;
− Che la RAS in seguito alla approvazione preliminare del progetto a cura dell’ADIS ha richiesto l’osservanza delle norme in materia di sbarramenti, traverse e dighe di cui alla Legge Regionale n°12 del 31/10/2007 e successive modificazioni ed integrazioni, con particolare riferimento alle “linee guida per la predisposizione dei progetti di gestione degli invasi e per l’esecuzione delle operazioni” di cui alla delibera di G.R. nÅã 13/12 del 04/03/08;
− Che la relazione geologica ed idrogeologica deve contenere l’indicazione e la valutazione delle prove, delle indagini e dei rilevamenti eseguiti, lo studio delle condizioni di deflusso a valle dello sbarramento, della massima piena scaricabile e delle piene artificiali dovute e manovra degli argini di scarico e per ipotetico collasso dello sbarramento;
− Che all’Art. 13 viene data grande importanza alla “scelta dell’area per valutazione del rischio”, con riferimento all’area significativa da indagare, a valle, per la valutazione di rischio di cui all’Art. 12 della Legge 12/07, in direzioni idraulicamente non trascurabili da valutare per una distanza minima di 1 Km per invasi fino a 100 m3, da incrementare a 2, 3, 4, 5, 6 km, per invasi rispettivamente di 200, 300, 400, 500, 600 m3, movimentabili a seguito di rottura o collasso dello sbarramento;
− Che nella fattispecie sono presenti abitazioni a valle anche fino a 30 mt. mentre in Via Nervi ci troviamo con un intero quartiere a confine con gli sbarramenti;
Tutto ciò premesso, interpella il Sindaco per:
conoscere se non sia volontà della amministrazione, quella di prorogare di almeno 30 giorni i termini per la presentazione delle osservazioni al piano degli espropri, al fine di consentire una partecipazione maggiore dei cittadini;
conoscere se il piano degli espropri attualmente in pubblicazione, faccia riferimento al quadro delle opere approvato con delibera n° 57 del 22/05/2015 o se il progetto sia stato modificato, così come parrebbe dall’esame di quello pubblicato nel sito del comune (Definitivo);
sapere se alla luce dell’incremento delle superfici di esproprio siano stati computati e valutati i relativi oneri aggiuntivi;
conoscere le modalità di calcolo dei valori di esproprio;
se sia stato predisposto il piano di rischio, come previsto dalle legge n° 12 del 31/10/2007
conoscere se i costi della realizzazione delle opere, considerato l’incremento delle superfici inizialmente previste: per l’allargamento dei canali (+32 Ha), delle vasche di laminazione (+53 Ha) e della lunghezza dei canali da realizzare(+ 2,5 Km), siano aumentati ed in che termini;
conoscere su quali risorse concrete e immediatamente spendibili, si possa fare affidamento per la realizzazione totale dell’intero quadro delle opere, tenuto anche conto che i fondi regionali saranno spalmati in 5 anni, mentre degli 81 richiesti allo Stato, risultano ad oggi disponibili soltanto 16,3 Milioni di Euro.