Assolto con formula piena perché il fatto non sussiste. L’udienza preliminare nell’inchiesta di Patron di Corru che coinvolge una quarantina di persone tra politici, manager, dirigenti, professionisti e possidenti anche stranieri, ha già emesso un primo verdetto. Antonello Zanda, dirigente del Comune di Olbia che all’epoca dei fatti era a capo dell’Ufficio Tecnico, è stato ritenuto totalmente estraneo ai fatti dal gup Marco Contu. Tutte le altre figure invischiate nella vicenda giudiziaria, compreso il consigliere comunale di Unidos Tonino Pizzadili, che riguarda la mega lottizzazione abusiva di Cugnana trasformata da zona agricola in una sorta di villaggio turistico di lusso, sono state rinviate a giudizio nel processo che si terrà il prossimo 5 novembre davanti al giudice dott.ssa Daniela Di Carlo.
In buona sintesi, con la sentenza di oggi, il giudice per le udienze preliminari ha scritto nero su bianco che tutte le concessioni rilasciate dal dirigente Zanda erano legittime. Quanto è avvenuto successivamente, invece, vale a dire nella fase in cui i circa 60 ettari destinati ad uso agricolo si sono trasformati in una originale località di villeggiatura, sarà visto con la lente di ingrandimento durante il processo che comincerà il prossimo mese di novembre.
“Mi auguro – ha detto Jacopo Merlini, difensore di Antonello Zanda – che questa sentenza emessa già in fase preliminare, cancellando di fatto ogni dubbio a dimostrazione dell’ineccepibile comportamento del mio assistito, lo riabiliti completamente”.