Il calcio ad Olbia non si limita solo alla quarta serie dei campionati nazionali. La città vanta infatti un vivace sottobosco di squadre che militano nelle categorie minori, alimentate dalla passione per “sa fubba” (termine derivante dal dialetto olbiese che significa il football) e dalla genuinità che solo questi livelli calcistici sanno offrire.
Questo sabato, alle ore 15:00, sul campo sintetico del Geovillage, andrà in scena una partita di Seconda Categoria che vedrà opposte due realtà locali: il Tavolara, gloriosa squadra del calcio olbiese, ora in cerca di una rinascita, e l’ASD Academy Porto Rotondo, frutto dell’evoluzione della cantera portorotondina.
In città non mancano gli sfottò tra le due fazioni, sostenuti da una rivalità giocosa ma anche profondamente legata alla passione calcistica. A guidare le squadre, due allenatori made in Olbia: Attilio Ricci e Gian Paolo Degortes.
Attilio Ricci, dopo una breve carriera da calciatore nelle categorie minori, ha preferito proseguire la sua passione per il calcio dalla panchina, distinguendosi per un approccio moderno al calcio. Dall’altra parte, mister Degortes, legato indissolubilmente al Tavolara, porta con sé una ricca esperienza sia da giocatore sia da allenatore, maturata con diverse squadre della Gallura.
Abbiamo messo a confronto i due amici, che per un pomeriggio saranno rivali, con alcune domande secche e altre provocatorie.
Sabato si gioca il derby con il Tavolara, come arriva la tua squadra allo scontro cittadino?
Ricci. ”Purtroppo veniamo da una buona prestazione nella quale però gli ultimi minuti sono stati fatali. Nella precedente partita vincevamo fino a pochi minuti dalla fine poi abbiamo perso per un calo di concentrazione. Non è stato facile la ripresa degli allenamenti a livello mentale, però si sa il derby è una partita particolare”.
Degortes “Arriviamo al derby di sabato con una discreta forma fisica e con le idee chiare su come affrontare gli avversari. La classifica finora non rispecchia i valori reali che la mia squadra ha messo in campo. Per sabato prossimo abbiamo delle assenze importanti ma faremo una buona prestazione alla ricerca del risultato pieno. Per noi e per i nostri sostenitori che – grazie a Dio – ci seguono e non mancano di farci sentire il loro affetto”.
A questo punto del campionato pensavi di trovarti in fondo alla classifica?
Ricci. “In vero viste le prestazioni da noi fatte, ci manca qualcosa in termini di punti in classifica. Però se penso che siamo stati ripescati a una settimana dall’inizio del campionato forse c’era lo scotto da pagare”
Degortes. ”Sinceramente no. Sapevamo che sarebbe stato un campionato difficile ma la classifica è bugiarda. Abbiamo fatto prestazioni di livello ma in diverse occasioni abbiamo perso nei minuti di recupero”.
Cosa dirai ai tuoi ragazzi per il derby di sabato?
Ricci. ”A me piace giocare bene al calcio, gli dirò di farmi divertire”.
Degortes. “Dirò le solite cose che si dicono nei prepartita. Si vince con le grandi prestazioni, carattere, mezzi tecnici e con la passione verso i propri colori. Soprattutto quando si indossano i colori di una maglia importante”.
Hai pensato a quale sgambetto fare al tuo dirimpettaio (e amico) sulla panchina opposta?
Ricci. “Chissà, magari di riprendermi la vittoria sfumata la settimana scorsa con la stessa modalità”.
Degortes. “Ad Attilio nessuno sgambetto perché c’è una stima reciproca. Vorrei solo fare una grande prestazione. Non può esserci niente di personale ma in campo sarà un derby”.
Cosa invidi al tuo avversario?
Ricci. “Gianpaolo per me è stato e resta un maestro, ci conosciamo bene e lo stimo tantissimo come allenatore e come uomo ma, onestamente, l’invidia non fa parte del mio vocabolario”.
Degortes. “Invidio la struttura in cui si allenano, visto che noi per due volte alla settimana dobbiamo condividere il terreno di allenamento con un’altra squadra. Personalmente nessuna altra invidia per una squadra amica ed un allenatore che – ripeto – stimo profondamente”.
Un punto di forza del tuo avversario ed una tua area di miglioramento?
Ricci. “Un suo punto di forza è sicuramente l’esperienza, sia da giocatore che da allenatore. Io so che ho tante cose da migliorare, mi ritengo un diesel; quindi, spero di avere una lunga carriera per poter riuscire a colmare le mie lacune”.
Degortes. “Il mio avversario/amico sa come gestire bene il gruppo, tutto questo non guasta per una squadra che rappresenta la “cantera” del Portorotondo. Da parte mia posso dire che non si finisce mai di imparare. Adesso abbiamo anche migliorato l’organico e quindi spero di poter beneficiare di questo bonus”.
Sarà un derby importante per il calcio minore olbiese, appuntamento per sabato 7 dicembre alle ore 15:00 sul campo del Geo Village.