Si infrange contro lo scoglio di Olbia la richiesta di un consiglio comunale congiunto relativo al progetto di Tibula Energia che prevede 65 pale eoliche a circa 27 km dalla costa che va da Siniscola a Olbia. L’iniziativa di alcuni consiglieri di Posada dovrà certamente fare a meno della presenza dei sindaco del capoluogo gallurese che, invece, le pale le vuole e non pone alcuna condizione.
“Abbiamo bisogno di energia ma ogni volta che si propone un progetto sostenibile sento cori di no immotivati e per giunta senza alcun senso – dice Nizzi che rispedisce al mittente l’idea di un consiglio comunale per dire no all’eolico offshore di Tibula -. Non si vuole l’atomo, non si vuole l’eolico, non si vuole il metano, non si vuole il solare mentre la richiesta di energia aumenta di giorno in giorno. Da qualche parte dovremmo attingerla o dobbiamo tornare all’età della pietra?”
Nizzi non ha dubbi e seppur conscio che sta per aprirsi un nuovo capitolo di lotte politiche contro il progetto Tibubula, lui non ha dubbi: “È un ottimo progetto di produzione di energia che non reca alcun problema all’ambiente e, in più, è posizionate dove non dà alcun fastidio a nessuno, men che meno alla navigazione”.
Le pale mosse dal vento occupano una superficie di poco meno di 3 milioni di mq. e distano a 27 Km dalla più linea di costa, 27,5 Km circa dall’isola di Molara, e 28 Km circa dall’isola di Tavolara. L’energia prodotta sarà convogliata attraverso 4 cavidotti con approdo in comune di Golfo Aranci.
In questo momento il progetto di Tibula Energia si trova in capitaneria di porto di Olbia. Ci sono 30 giorni di tempo per le osservazioni.