Olbia ritrova uno dei suoi figli nelle alte gerarchie della Chiesa. mons. Gianfranco Saba, nato in città nel 1968, è stato nominato da papa Francesco nuovo Ordinario Militare per l’Italia, succedendo a mons. Santo Marcianò, che meno di due mesi fa ha visitato per la prima volta la Sardegna, che lascerà l’incarico il 10 aprile al compimento dei 65 anni, età prevista per il pensionamento.
Mons. Saba, 56 anni, è stato ordinato sacerdote nel 1993. Prima della nomina ad arcivescovo di Sassari nel 2017, ha ricoperto diversi incarichi pastorali e accademici all’interno della Chiesa sarda. La sua nomina all’Ordinariato Militare rappresenta un passaggio cruciale per la sua carriera ecclesiastica e una svolta significativa in un ambito da tempo considerato, anche a livello interno, come una realtà marginale e delicata della struttura vaticana.
Durante gli anni alla guida della diocesi turritana, mons. Saba ha imposto una linea di governo rigida e divisiva, che ha generato tensioni con parte del clero locale. Diversi presbiteri sono stati accusati di “essere contro il Papa” per il solo fatto di esprimere una sensibilità liturgica più tradizionale, contribuendo a un clima di polarizzazione e disagio interno.
La sua nuova destinazione, che avrà ripercussioni anche sulla Città Militare della Cecchignola, appare come un segnale di ricomposizione degli equilibri in ambito ecclesiale, in un settore che richiede coesione e spirito di servizio.
Cos’è l’Ordinariato Militare?
L’Ordinariato Militare per l’Italia è una circoscrizione ecclesiastica personale, equiparata a una diocesi, che ha il compito di fornire assistenza spirituale ai militari italiani e alle loro famiglie, ovunque si trovino, anche all’estero. I cappellani militari, presenti in tutte le Forze Armate – Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza – hanno il duplice ruolo di sacerdoti e ufficiali.
L’Ordinariato promuove la formazione religiosa e morale del personale in divisa, accompagnandolo nelle missioni internazionali, durante le emergenze e nel supporto alle famiglie dei caduti. Il nuovo incarico di mons. Saba lo pone ora al vertice di questo organismo pastorale, chiamato a un rinnovamento attento, in linea con le esigenze spirituali e umane del mondo militare.