OLBIA. Al termine dell’operazione “Mare Sicuro 2022”, la Guardia Costiera di Olbia traccia un bilancio dell’estate appena trascorsa. L’attività è stata condotta sia da terra che via mare. Nei controlli via terra, particolare attenzione è stata rivolta ad accertare il corretto esercizio delle concessioni balneari e il libero accesso agli arenili.
Da mare i controlli hanno riguardato in modo particolare i limiti di navigazione dei natanti in prossimità della costa e la salvaguardia della fascia riservata alla balneazione.
Per quanto riguarda le operazioni nel dettaglio, 72 sono state le persone soccorse, 26 le imbarcazioni, in totale sono stati effettuati oltre 21.000 controlli che hanno prodotto 940 verbali amministrativi.
Le comunicazioni di reato trasmesse all’Autorità Giudiziaria sono state 11, per abusiva occupazione di area demaniale, realizzazione o innovazione di manufatti e violazioni sulla filiera della pesca.
Dal confronto con la stagione estiva 2021 è emerso che le unità da diporto soccorse, come pure le persone salvate, hanno registrato una flessione del – 25%. Meno utenti del mare, infatti, si sono trovati in situazioni di pericolo rispetto alla stagione scorsa, segno evidente di una maggiore prudenza e senso di responsabilità.
“Questa tendenza positiva – fanno sapere dalla Direzione Marittima guidata dal comandante Giovanni Canu – conferma il risultato della costante attività d’informazione e prevenzione che è essenziale per portare il cittadino a vivere il mare in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente.
In tal senso ha senz’altro inciso l’efficace attività di carattere divulgativo, ad opera del personale dipendente, sulle buone pratiche di sicurezza negli ambiti di interesse del Corpo rivolta agli esercenti le attività correlate alla stagione balneare e, più in generale, ai fruitori dei litorali.
D’altra parte, lo sforzo assicurato per garantire la massima presenza di uomini e mezzi in mare e “a terra” ha permesso di esercitare un’efficace sorveglianza lungo tutto il tratto di costa di giurisdizione, con uno sguardo attento alle aree ad altissima valenza ambientale e di riconosciuto pregio naturalistico nelle 4 Aree Marine Protette e il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena”.