“Ciao a tutti, siamo sani e salvi, siamo chiusi in albergo e al sicuro! Non usciamo, non faremo gli eroi”. E’ lo “stato” pubblicato sulla pagina Facebook da Matteo Canu che insieme a tre amici, Adriano Deiana, Emilio Deiana e Pietro Buleddu, si trova a Parigi tenuta sotto scacco in seguito agli attentati terroristici che hanno provocato molte decine di morti. I quattro giovani olbiesi, età media 25 anni, si trovano alloggiati in un hotel del centro a circa due chilometri dalla zona dello stadio, presa di mira dagli assalitori armati.
“Abbiamo immediatamente avvertito le nostre famiglie – ha detto Canu – e siamo costantemente in contatto con loro. Nella nostra zona, fino a questo momento, non percepiamo la sensazione dell’assedio che riguarda invece i quartieri vicino allo stadio. Avevamo fatto un salto in hotel dopo cena, alle 22:00, con l’intenzione di fare un giro notturno ma per stasera è meglio stare al sicuro qui nell’albergo. Noi stiamo bene e vogliamo che i nostri familiari stiano tranquilli”.
I ragazzi sono nella capitale francese da mercoledì scorso e rientreranno a Olbia domani, domenica. Anche loro, come tutto il mondo, seguono col fiato l’evolversi della situazione, mentre il numero delle vittime cresce di ora in ora.
Più allarmata la testimonianza di Giorgia Paddeu: “Non avrei mai pensato di vivere una tragedia del genere, gli spari, le urla, polizia, vigili del fuoco…vedere tutto con i propri occhi fa davvero paura ma per fortuna sto bene”.
Emilio Giagnoni scrive su Facebook. “Chiunque fosse preoccupato per me e Giulia Manghi, tranquilli stiamo bene. Siamo in hotel e non ci fanno uscire.
Stanno bene e si sono barricati in hotel anche Emanuele Chessa e la sua ragazza Marta Deiana. Stanno a Montmartre, una volta arrivati in hotel non si sono più mossi e seguono l’evolversi della situazione.
Sono al sicuro e in contatto con le famiglie anche altri olbiesi che studiano a Parigi come Claudia Respano e Giampiero Massano.
Sta bene e si trova a Parigi ma lontana dalle zone sotto attacco Marilù Di Ciccio che dice: “Non ci sono parole per quello che sta succedendo”.