Dopo la pausa del campionato, l’Olbia è pronta a ripartire accogliendo in casa il Savoia, formazione campana che, proprio come i bianchi, arriva a questo match con il vento in poppa dopo tre vittorie consecutive. Un déjà vu? Forse sì, considerando che all’andata l’Olbia aveva fatto il colpaccio a Torre Annunziata, vincendo per 3 a 1 con una doppietta di Furtado e un rigore trasformato da Costanzo, mentre il solito Maniero salvava l’onore dei padroni di casa con il classico “gol della bandiera”. Quelli erano tempi quelli in cui il Savoia veleggiava fiero in zona playoff e l’Olbia arrancava nel pantano della bassa classifica, cercando di capire chi fosse e cosa volesse fare da grande.
Ma oggi è tutta un’altra storia. Entrambe le squadre godono di ottima salute, una specie di “palestra” per cuori forti. Nessuno vuole lasciare punti sul campo: l’Olbia li vede come un mattoncino prezioso verso la salvezza diretta, mentre i biancocrociati sperano di allungare la striscia positiva e magari dare un’occhiata alla “zona vip” della classifica. Insomma, nove punti di differenza, tanta adrenalina in corpo, Insomma, nove punti di differenza, tanta adrenalina in corpo, e domenica si prospetta una battaglia da vivere col fiato sospeso.
Ze Maria, tecnico dei bianchi si è espresso così davanti ai taccuini dei cronisti:
Mister l’Olbia è pronta a proseguire la striscia positiva di vittorie? “Stiamo attraversando un buon periodo con tre vittorie consecutive e un gioco di qualità. Vogliamo continuare su questa strada. La squadra si è allenata molto bene e la sosta del campionato a giovato a tutto il gruppo perché da una parte ci ha consentito di tirare il fiato e dall’altra ha permesso a qualche calciatore acciaccato di recuperare”.
Ha notato dei miglioramenti all’interno del gruppo? “Il gruppo è ormai consolidato, forte ed unito, inoltre la competizione aiuta la coesione e alza l’asticella per tutti. Durante questa sosta abbiamo migliorato anche il lavoro della parte atletica che di solito non riusciamo a fare tutti insieme per via degli imminenti impegni di campionato”.
Quali sono le insidie nascoste nella partita di domani? “Il Savoia – come noi – viene da una serie di tre vittorie consecutive, è una squadra giovane ma di qualità, noi speriamo di interrompere il loro momento positivo e di proseguire il nostro. Non sarà una partita facile, noi abbiamo rispetto per tutti gli avversari ma giochiamo in casa e cercheremo di imporre il nostro gioco”.
Quale è lo stato di salute della squadra? “Come ho avuto modo di dire la sosta ci ha consentito di tirare un po’ il fiato ma abbiamo messo anche un po’ di lavoro atletico sulle gambe che, insieme al lavoro aerobico, ci servirà per la fase finale di campionato. Di Chiara che in precedenza si era infortunato, dalla prossima settimana riprenderà a lavorare con il gruppo, Costanzo e Maspero, usciti malconci dalle ultime gare, si sono ripresi bene e saranno della partita. Adesso abbiamo finalmente un gruppo maturo con alcuni leader che comprendono il momento e vogliono arrivare il prima possibile al traguardo prefissato”.
Mister lei continua a parlare di crescita e miglioramento qualitativo del gruppo, quanto c’è di suo in tutto questo? “Quando parlo di crescita del gruppo, includo anche me stesso e tutto lo staff. Sono arrivato il 13 novembre, e tutti sanno com’era la classifica in quel momento, quale fosse il clima nello spogliatoio e l’atmosfera che si respirava attorno alla squadra. Oggi credo che siamo tutti sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda: stiamo remando nella stessa direzione. I ragazzi hanno riconosciuto gli errori commessi, e abbiamo parlato tanto tra di noi, perché il rapporto all’interno della squadra non è a senso unico, ma bidirezionale. Anche io, infatti, devo ascoltare le loro opinioni.
È proprio attraverso questo dialogo che abbiamo capito dove stavamo sbagliando e, con umiltà, abbiamo tutti insieme corretto quegli errori. Oggi la squadra gioca senza paura e ciascuno cerca di aiutare il compagno in difficoltà. Il gruppo è davvero unito: se durante un allenamento c’è uno screzio, finisce subito lì e non lascia mai strascichi personali”.
Il percorso armonioso che si percepisce all’interno della squadra si riflette anche nei rapporti tra staff, squadra e dirigenza? “È normale che sia così, soprattutto quando arrivano i risultati c’è un costante scambio di idee con la proprietà, con i dirigenti e altri componenti della società, proprio per cercare di migliorare ancora affinché tutte le energie vadano in un’unica direzione”.
In cosa deve migliorare la sua squadra? “Noi dobbiamo migliorare nelle conclusioni finali. Realizziamo ancora poco rispetto alle azioni create”.
Mister un pensiero alla zona play off? “Come sapete, io non metto limiti. Ne abbiamo parlato con i ragazzi: abbiamo ancora ventuno punti a disposizione. Al momento, la zona playoff è distante dodici punti, ma siamo appena due punti sopra i playout. Poi nel calcio niente è impossibile”.
Per finire il quadro generale della squadra è più che positivo: un gruppo compatto, unito attorno al suo allenatore, come una famiglia felice alla domenica. Peccato che, mentre sul campo si respira armonia, dai piani alti della dirigenza si attende ancora qualche segnale sul fronte del bilancio societario. A quanto pare, non è stato né approvato, né, tanto meno, presentato al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio territorialmente competente. Pausa di riflessione? Sta di fatto che questa situazione non aiuta a chiarire lo stato di salute economico della società.
Speriamo che il sole primaverile riesca a illuminare anche quei corridoi dirigenziali e a spazzare via le nubi finanziarie che sembrano ancora sospese nell’aria… sempre che non piova di nuovo!