Nella notte di sabato 14 settembre, i Carabinieri di Olbia, in collaborazione con i colleghi di Mogoro, hanno fermato, su istanza della Procura della Repubblica di Oristano, due uomini sotto i 40 anni, residenti a Caserta, con l’accusa di estorsione aggravata in concorso.
Le attività di indagine sono partite tre giorni prima, quando i due indagati, hanno contattato telefonicamente un’anziana signora residente nel Mogorese, qualificandosi come ‘Carabinieri’ e richiedendo la consegna di 10.000 euro. I finti militari avevano detto alla donna che il nipote stava per essere arrestato perché aveva causato un incidente mortale.
Poco dopo la telefonata si sono presentati presso l’abitazione della vittima e, sempre qualificandosi quali ‘Carabinieri’, hanno fortemente insistito con la cospicua richiesta di denaro, riuscendo comunque a farsi consegnare 2.500 euro in contanti prima di scappare.
Le complesse attività di indagine immediatamente condotte hanno permesso l’acquisizione di elementi utili all’individuazione dei malintenzionati che, in particolare, risultavano inseriti nelle liste d’imbarco di un traghetto in partenza da Olbia nella serata di venerdì 13 settembre.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Olbia sono riusciti a intercettarli proprio sulla banchina Isola Bianca mentre stavano per salire a bordo della nave diretta a Civitavecchia. Identificati e accompagnati in caserma, sono stati sottoposti perquisizione personale e veicolare. In totale i militari hanno rinvenuto oltre 14.000 euro in denaro contante, 45 monili in oro dal valore quantificabile in oltre 5.000 euro e 4 iPhone.
I due sono stati tradotti presso il carcere di Bancali e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono in corso attività da parte degli inquirenti finalizzate all’identificazione dei proprietari dei beni rinvenuti.