OLBIA. Si sono vissuti attimi di panico al Caffè Gregorio intorno a mezzanotte e venti di sabato sera. In pochi istanti una serata di divertimento si è trasformata in un incubo. Qualcuno ha deciso di rovinare la festa e ha spruzzato dello spray al peperoncino a poca distanza dal bancone dove vengono servite le bevande.
Chi si trovava all’interno del locale ha accusato bruciore agli occhi, difficoltà respiratoria e altri sintomi che conseguono all’esposizione a spray urticanti. “Una scena mai vista – racconta il proprietario del Gregorio, Salvatore Taras -. Eravamo circa trecento. In tanti cercavano di uscire fuori e molti che si trovavano nella veranda, non rendendosi conto di cosa stesse succedendo, provavano a entrare”.
Fortunatamente, e anche grazie all’intervento di Polizia e Guardia di Finanza, i clienti sono stati fatti defluire fuori dal locale ma la situazione avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori. Il bar è stato chiuso al pubblico per tutta la notte e la situazione è tornata alla normalità soltanto domenica mattina.
“L’aria era irrespirabile per diverse ore ed era impossibile riaprire – dice Taras –. Inoltre, abbiamo perso gli incassi di un’intera serata. L’uso dello spray al peperoncino – prosegue – sta diventando incontrollato e in molti vi ricorrono per goliardia. Bisogna regolamentarlo perché, altrimenti, prima o poi succederà qualcosa di grave. Registrare chi lo compra, ad esempio, rappresenta un modo per dissuadere la gente dal compiere gesti di questo tipo. Non ci si può affidare soltanto al buonsenso delle persone”.
Un attacco con spray al peperoncino si era verificato al Red Valley lo scorso agosto e una settimana fa al Devil Kiss di via Galvani si è registrato un episodio simile. “Un fenomeno sempre più frequente – sottolinea il proprietario del Gregorio – che porta me e gli altri gestori dei locali della città a stare sull’attenti da qui in avanti”.