Ormai non si trovano più le parole per commentare la diciannovesima sconfitta dell’Olbia che davanti ad una Lucchese per niente trascendentale ha lasciato sul campo tre punti che sarebbero serviti solo per tenere buona la distanza di otto punti con la quintultima in classifica, margine che ad oggi terrebbe ancora la squadra olbiese dentro i play out.
La partita, condizionata per entrambe le squadre da un terreno di gioco ridotto ad una risaia, non è stata una gara caratterizzata dalla garra di chi vuole assolutamente prendersi l’intera posta in palio.
Ad un primo tempo in cui il piatto della bilancia pendeva un po’ di più dalla parte rossonera, non fosse altro che per il gol realizzato, ha fatto seguito una seconda parte della gara dove la squadra di Gaburro ha provato a trovare la via del pareggio con Ragatzu e con Dessena, ma troppo poco per scardinare una difesa modesta e cercare di portare a casa un risultato in linea con le attese.
Il calcio è uno sport che si finalizza con il tiro in porta e se oggi l’Olbia si è resa pericolosa in due – forse tre – occasioni possiamo tranquillamente affermare che pur apprezzando la volontà di alcuni tutto ciò non basta.
Ció che emerge dalla gara di Lucca è che nell’Olbia, dirigenza vecchia e nuova, addetti, staff e squadra, dovrebbero sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda per fare quadrato tutti insieme in vista dell’ultima chiamata prevista per domenica prossima nella partita interna contro la Recanatese. Sarà poi compito della proprietà, svegliare il sonno a tutto l’ambiente.
Intanto nella sala stampa di Lucca si è presentato mister Gaburro che, come al solito, ci mette sempre la faccia e racconta:
“Il primo tempo equilibrato, nel secondo meglio noi. È stata una partita simile a tante altre disputate quest’anno, sicuramente non siamo riusciti ad essere aggressivi come volevamo fin dall’inizio ma è anche vero che gli interventi del nostro portiere sono stati di sola ordinaria amministrazione. Le due squadre – prosegue il tecnico veronese – nel primo tempo si sono annullate a vicenda, con nessuna squadra dominante e la partita si può riassumere solo nell’azione del loro gol”.
Mister Gaburro ha poi parlato anche di alcuni episodi dubbi in area di rigore lucchese: “C’è stato un episodio in area avversaria dove la lettura del direttore di gara non è stata proprio impeccabile, anche quando, per un fallo di mano di un calciatore rossonero, l’arbitro non ha estratto il secondo giallo che ci avrebbe consentito di giocare venti minuti in superiorità numerica. Detto ciò, non mi piace polemizzare e dico che facciamo un’enorme fatica a fare gol”.
In sintesi, la stagione dei bianchi può essere riassunta con una idiosincrasia a fare gol ed una propensione a subire reti dagli avversari.
La prossima partita vedrà i bianchi impegnati in casa contro la Recanatese in uno scontro che sa tanto di gara da ultima chiamata, servirà provare ancora una volta a fare quadrato attorno alla squadra per dare almeno una spinta morale al gruppo, in attesa che la proprietà faccia sentire forte la sua voce che non tarderà ad arrivare.