OLBIA. Anche quest’anno la scuola media Armando Diaz ha voluto ricordare l’importanza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebrerà domani, sabato 25 novembre.
Studenti e studentesse della scuola olbiese hanno sistemato, lungo la scalinata della chiesa di San Simplicio, tante scarpette rosse insieme ad alcuni striscioni che compongo la scritta “Io non sono carne. I mostri non sono malati, sono figli sani del patriarcato, sono figli della cultura dello stupro”. Frasi che riprendono le ultime dichiarazioni dalla sorella di Giulia Cecchettin, Elena.
L’iniziativa ha coinvolto anche gli ex studenti dell’Armando Diaz e durante la mattinata sono state lette poesie e proposte riflessioni sul tema del femminicidio e della violenza di genere. “Abbiamo messo al centro gli studenti facendo sì che fossero loro a parlare di questo argomento – dichiara Walter Mura, docente della scuola -. È importante far dibattere loro e non soltanto imporre una lezione.
L’attività di oggi – prosegue il professore – riunisce classi diverse ed è il momento finale di un percorso iniziato alcune settimane fa. Siamo partiti da riflessioni sul linguaggio, la sua violenza e le sue contraddizioni, passando per l’importanza e il potere delle parole per porre fine a certe dinamiche. Un percorso dunque per riflettere su come la gravità di alcune situazioni inizia proprio con il linguaggio”.