★VIDEO★ OLBIA. Hanno riempito la scalinata della chiesa di San Simplicio con oltre cinquanta paia di scarpe rosse tenendo in mano alcuni cartelli con nomi di donne vittime di femminicidio e con frasi per dire basta agli episodi di violenza di genere. È così che gli studenti della scuola media Armando Diaz hanno partecipato alla Giornata contro la violenza sulle donne.
Accompagnati da docenti e alcuni genitori, ragazzi e ragazze con un segno di rossetto tracciato sotto lo zigomo hanno letto poesie sul tema in una mattinata dedicata alla sensibilizzazione. “È un’iniziativa partita l’anno scorso e che intendiamo portare avanti negli anni a venire – ha dichiarato Vincenza Galleri, insegnante della seconda e terza C, e ideatrice del progetto -. Il numero di scarpette che esporremo nel tempo sarà sempre maggiore perché ci auguriamo che siano sempre di più le donne che trovano il coraggio di denunciare”.
Durante la mattinata introdotta dallo studente Salvatore Caligaris, Elisa Piccinnu ha suonato al violoncello “A thousand years” di Christina Perri. “Il ritornello recita ti amerò per altri mille anni – ha detto l’allieva dell’Armando Diaz che studia alla Scuola civica di musica -. È in questa frase che ho colto tutte quelle giustificazioni che spesso utilizzano gli uomini dopo aver commesso atti di violenza”.
L’evento dei ragazzi dell’Armando Diaz nasce per aiutare le donne a prendere consapevolezza e reagire. “È questo il messaggio che vogliamo lanciare a chi sta in silenzio – hanno spiegato le studentesse Isabella Solinas ed Emma Casula -. Si può essere vittime non solo con con schiaffo ma anche attraverso derisione e critiche”.
Gli insegnanti hanno scelto il linguaggio diretto del laboratorio allestendo la sede centrale e la succursale della scuola con disegni dedicati alle donne. “Siamo molto attenti alle tematiche che ci vengono proposte dal calendario e, purtroppo, dai fatti di cronaca – ha affermato la docente Maria Grazia Lo Muto -. Spieghiamo ai nostri alunni che prima di essere bravi studenti devono essere cittadini. Insegnare loro a comportarsi bene è più importante che fargli capire un paragrafo di italiano o di storia”. Di seguito un breve video realizzato questa mattina sulla scalinata di San Simplicio ►