OLBIA. I sindacati UIL FPL, CGIL FP e Nursind hanno diffuso un comunicato (in fondo all’articolo) in risposta alle recenti dichiarazioni della Direzione Aziendale dell’ASL Gallura (QUI >). Tra i temi centrali c’è il pagamento del premio produttività che sarebbe avvenuto solo grazie all’intervento delle rappresentanze sindacali, e alla mediazione della Prefettura di Sassari e dell’Assessore regionale alla sanità. Senza questa pressione, i fondi necessari non sarebbero stati certificati nei tempi richiesti, secondo i sindacati.
Nel comunicato si denuncia anche la gestione della contrattazione integrativa, descritta come tardiva e poco incisiva. Inoltre, i numeri diffusi dalla direzione in merito alle nuove assunzioni sarebbero privi di riscontri documentali, poiché mancherebbe un piano organico ufficiale che attesti la veridicità dei dati.
Un altro aspetto contestato riguarda la presunta spinta verso la privatizzazione della sanità locale. I sindacati criticano scelte organizzative che, a loro dire, sembrano voler emulare il modello privato, penalizzando la gestione delle emergenze e delle acuzie. “Se gli intenti sono di privatizzare la sanità gallurese, troveranno in noi un muro invalicabile”, si legge nel comunicato.
Tra le problematiche segnalate emerge anche la situazione del trasporto extra ospedaliero. Viene inoltre contestata una gestione definita approssimativa dei carichi di lavoro e un atteggiamento di scarsa attenzione nei confronti dell’attività sindacale da parte del direttore generale.
Il comunicato cita infine un articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano, che include l’ASL Gallura tra le cinque peggiori aziende sanitarie d’Italia. I sindacati invitano la Direzione Aziendale a replicare a queste accuse, che evidenzierebbero ulteriormente le criticità già denunciate. Di seguito il comunicato integrale: