OLBIA. La situazione sanitaria non può più aspettare. Occorre agire e subito. È il messaggio che passa dalla manifestazione “Insieme per la sanità gallurese” che si è svolta questa mattina.
Un corteo di circa 300 persone, meno di quante ci si aspettasse, si è dato appuntamento in piazza Nassirya ed è arrivato fino all’ospedale Giovanni Paolo II. A partecipare, oltre alle sezioni galluresi CGIL, CISL e UIL, che hanno organizzato la mobilitazione, cittadini, associazioni di volontariato, alcuni medici e infermieri, e politici.
Come annunciato in conferenza stampa dai sindacati confederali, si è scelto di scendere in piazza per arrivare a un tavolo di confronto con la Regione. “Da troppo tempo stiamo aspettando che questo territorio abbia le risposte rispetto ad un’offerta sanitaria territoriale che, purtroppo, ancora oggi non è adeguata ai bisogni dei cittadini – ha dichiarato Mirko Idili, segretario generale provinciale Cisl Gallura -. Oggi vogliamo dire basta e chiediamo al Consiglio, alla giunta regionale e al Governo nazionale maggiore attenzione e pari diritti per i cittadini galluresi.
Con questa manifestazione stiamo dando un segnale forte perché la Gallura era l’unico territorio a non essersi ancora mobilitato per la tutela della Salute. Vogliamo – ha proseguito Idili – che vengano convocati al più presto gli stati generali della Sanità. Un tavolo di concertazione al quale le parti sociali, i sindaci, la Provincia e i politici del territorio, si siedano insieme per costituire una proposta autorevole di offerta sanitaria territoriale”.
La mobilitazione è stata l’occasione per fare il punto e mettere in luce, ancora un volta, le criticità della tutela della Salute sul territorio. Dalla mancanza di medici e infermieri, fino alla chiusura delle guardie mediche e turistiche. Dai turni estenuanti del personale sanitario alla necessità di fare più prevenzione. “Ci aspettiamo che gli enti istituzionalmente preposti ci convochino finalmente in modo da poter portare le nostre proposte – ha detto la segretaria generale CGIL Gallura, Luisa Di Lorenzo -. Sono idee realizzabili e concrete e vorremmo condividerle con le loro per arrivare a un progetto comune capace di migliorare le condizioni di tutti.
Siamo speranzosi – ha continuato -. Siamo sotto elezioni e questo è il periodo delle promesse. Vorremmo, però, passare ai dati concreti e vedere quanto la politica sia in grado di soddisfare le nostre esigenze”.
“Abbiamo scelto di partire dalla tutela della Salute – ha affermato Daniele Deiana, delegato confederale UIL Gallura – perché è il problema prioritario. Questa manifestazione, però, è solo la prima di tante altre per le quali abbiamo deciso di scendere in piazza. Con la Vertenza Gallura ci mobiliteremo per le infrastrutture, l’energia, l’agroalimentare e la ZES”.