OLBIA. Il Community Hub, nato sotto il programma ITI e finanziato inizialmente con fondi regionali passa sotto la gestione del comune di Olbia. L’amministrazione, infatti, ha siglato un accordo della durata di 66 mesi con un RTI (Raggruppamento Temporaneo di Imprese) per garantire la continuità del servizio. Costo dell’operazione: oltre 3 milioni di euro.
L’RTI è composto da Sviluppo Strategia Performance (SPS, con sede all’aeroporto di Olbia), in qualità di capogruppo, e dalle società Opificio Innova Prima Idea di Cagliari e Oltrans Service di Olbia. Il progetto, avviato nel 2021 e operativo dal giugno 2022, prevede ora un contratto di gestione per 5 anni e mezzo.
A guidare il Community Hub è la direttrice Giusi Biosa, affiancata da un team le cui figure fanno capo alle imprese che si sono aggiudicate l’appalto dei servizi. Tra queste, Alessandra Feola (che è anche presidente del consiglio comunale di Golfo Aranci) ricopre il ruolo di Community Organizer, in rappresentanza dell’Opificio Innova Prima Idea di Cagliari e coordina le iniziative insieme a Roberta Cano dello stesso gruppo e Alessandro Cossu di SPS. La gestione operativa include anche il contributo di Selene Fiori per Oltrans Service di Olbia.
Durante la presentazione del nuovo assetto gestionale, l’assessora ai Servizi Sociali Simonetta Lai ha evidenziato l’importanza del Community Hub come spazio di coinvolgimento attivo, sottolineando che la prima esperienza, quella finanziata dalla Regione, è stata una novità non solo per Olbia, ma per l’intera Sardegna. “Questo processo non riguarda solo i servizi, ma anche le persone che parteciperanno alle attività, contribuendo a definire nuovi percorsi di interesse per la comunità – ha dichiarato Lai -. Tra gli obiettivi quello di allargare i servizi ad altri quartieri della città”.
“L’obiettivo è garantire sostenibilità e continuità – ha sottolineato la direttrice Giusi Biosa –, perché un progetto di questo tipo deve essere radicato nella comunità e avere un impatto duraturo”. Tra le iniziative confermate ci sono il supporto psicologico con la panchina solidale, il servizio del nutrizionista di comunità e la web radio. Una delle novità più rilevanti riguarda l’integrazione tra il servizio storico dell’InformaCittà e il Community Hub, con l’obiettivo di ottimizzare risorse e migliorare l’accesso ai servizi. L’alfabetizzazione digitale resta una priorità – con corsi dedicati ai cittadini per sviluppare competenze essenziali e favorire l’inclusione nella transizione tecnologica”.
Un ulteriore sviluppo è stato illustrato da Alessandra Feola che ha annunciato una trasformazione significativa nel modello di accoglienza: “Chi conosce il Community Hub conosce il punto di accesso come Portineria di Comunità che ora cambia nome in Spazio Generativo di Comunità. Questo diventerà un luogo di accoglienza dove tutti potranno informarsi sulle attività, iscriversi e diventare membri. Inoltre, sarà un punto di partenza per creare connessioni tra i membri del Community Hub e le realtà circostanti come associazioni ed enti del terzo settore”.
Feola ha inoltre sottolineato l’attenzione ai bisogni delle famiglie con un’offerta di servizi che spaziano dall’infanzia alla terza età: “Il nuovo servizio prevede particolare attenzione alla famiglia, coprendo un arco d’età da 0 a 100 anni. Saranno disponibili sportelli per neogenitori e percorsi di formazione per badanti. Inoltre, la panchina solidale verrà potenziata sia in termini di ore che di servizi, con incontri mensili dedicati al supporto dei genitori nella gestione dei figli”.
Un altro elemento chiave della nuova gestione dovrebbe essere il rafforzamento delle competenze digitali: “La sfida digitale rimane fondamentale sia in termini di formazione che di integrazione dei servizi”, ha sottolineato Feola. Nel frattempo, l’area circostante è interessata da lavori di riqualificazione con la realizzazione di nuovi spazi verdi e soprattutto parcheggi. Un intervento tutt’altro che secondario, soprattutto per chi finora ha dovuto destreggiarsi non poco per raggiungere i servizi offerti dal Community Hub, destinati, secondo quanto dichiarato dalla nuova gestione, a crescere ulteriormente nei prossimi cinque anni e mezzo di contratto.
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