OLBIA. Hanno preso il via le operazioni di recupero da parte della Guardia Costiera dello yacht Atina, distrutto dal fuoco al largo della spiaggia delle Saline e poi affondato lo scorso 10 agosto.
Il relitto, che si trova attualmente adagiato su un fondale di 8 metri, è costantemente oggetto di controlli satellitari da parte della Guardia Costiera. Negli scorsi giorni sono state effettuate diverse ispezioni subacquee da parte di una ditta specializzata, che hanno evidenziato l’assenza di significative perdite di carburante dallo scafo. Alcuni piccoli trafilamenti di gasolio sono stati immediatamente individuati, circoscritti ed eliminati dal team presente nell’area ventiquattr’ore su ventiquattro.
In questi ultimi giorni, la ditta specializzata incaricata dall’armatore ha provveduto inoltre a quantificare il contenuto di carburante presente nei serbatoi dell’imbarcazione riscontrando un totale di circa 25 metri cubi di gasolio.
La stessa ditta ha inoltre presentato alla Guardia Costiera di Olbia, per la successiva approvazione, un dettagliato piano di intervento riportante le modalità di estrazione del carburante (defueling), azione necessaria e propedeutica alle successive fasi di recupero e messa in galleggiamento del relitto. Queste operazioni andranno avanti per quattro o cinque giorni.