Con 15 voti favorevoli, 10 astensioni e 4 assenti, il consiglio comunale di Olbia ha approvato la presa d’atto – emendata – del Piano di Utilizzo dei Litorali (PUL), che include una variante al programma di fabbricazione e l’avvio della procedura di esproprio delle aree retrospiaggia. Si tratta di un atto preliminare, definito come “atto di indirizzo” per la gestione sostenibile del territorio costiero.
Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, ha spiegato i primi passi per l’approvazione del PUL, sottolineando l’importanza di questa fase: “È un passaggio obbligatorio per legge, necessario per procedere con gli espropri delle aree di retrospiaggia, che diventeranno pubbliche per garantire libero accesso ai cittadini. Una volta completata questa fase, si passerà all’adozione del piano, con possibilità di osservazioni e modifiche. Procederemo in trasparenza e coinvolgeremo tutti gli enti preposti”.
Punti principali del PUL esposti dal progettista ing. Francesco Maria Licheri
•Passerelle:
•Realizzate in legno modulare, progettate per ridurre l’impatto ambientale e garantire l’accessibilità.
•Percorsi sopraelevati (dorsali) e passerelle appoggiate al suolo (pettini) in base al contesto.
•Torrette di avvistamento:
•Prefabbricate in legno, smontabili e compatibili con l’ambiente, con dimensioni massime di 1,20 x 1,20 metri e altezza di 2,20 metri.
•Retrospiaggia pubblica:
•Le aree retrostanti le spiagge diventeranno pubbliche per eliminare barriere e garantire accesso libero. Saranno installate passerelle per migliorare i collegamenti.
•Parcheggi e strutture:
•Parcheggi spostati ad almeno 150 metri dagli arenili. Chioschi e punti ristoro collocati oltre le dune, lasciando gli arenili liberi per i bagnanti.
•Gestione delle spiagge:
Riduzione delle concessioni per aumentare gli spazi di spiaggia libera.
I corridoi di lancio per natanti saranno limitati alle spiagge più grandi. “I gommoni devono andare e tornare al porto. Il diritto marittimo vieta l’accesso delle imbarcazioni alle spiagge”, ha precisato Nizzi.
Critiche e dubbi dell’opposizione
L’opposizione ha espresso dubbi sul metodo adottato dall’amministrazione, pur apprezzando la filosofia del piano. Rino Piccinnu prima del voto ha detto: “È come se da oggi scattasse l’orologio al contrario, lasciando una mannaia sulla testa dei concessionari”. Anche Ivana Russu ha sottolineato che “i cittadini vedranno già linee guida adottate, senza avere ancora chiarezza su dettagli cruciali”.
Gianluca Corda, spiegando l’astensione del PD, ha detto: “Ci asteniamo non per la filosofia ma per il metodo e alcune evidenze che abbiamo cercato di far emergere. Poiché non siamo in una fase di adozione, ma in una fase iniziale, vogliamo dare credito a questa amministrazione”.
Infine, ancora Piccinnu ha evidenziato la necessità di regolamentare i noleggiatori, aggiungendo: “In alcune spiagge, sono i noleggiatori, più che i concessionari, a occupare gli spazi senza investimenti, concessioni o servizi come il bagnino o la torretta. È importante capire cosa accadrà su questo fronte”.
Prossimi passi. Il processo del PUL continuerà con l’apertura delle osservazioni che consentiranno eventuali modifiche e aggiustamenti.