★VIDEO★ Si è tenuta questa mattina, nell’aula consiliare dell’ex provincia di Olbia-Tempio, la prima riunione informale dei rappresentanti dei ventisei comuni che formeranno la nuova Provincia Gallura Nord Est Sardegna. L’incontro è stato promosso dall’amministratore straordinario Rino Piccinnu e dal commissario liquidatore della Provincia di Sassari Gian Piero Scanu.
Piccinnu, in apertura dell’incontro, ha presentato la proposta per il nuovo logo dell’ente. Rimane il galletto, simbolo di Tempio Pausania mentre al posto della torre di Pedres appare una triremi romana con Tavolara sullo sfondo, ispirata al simbolo del comune di Olbia.
“Al momento ci sono solo due dirigenti e circa cinquanta dipendenti, troppo pochi per far funzionare la Provincia – ha sottolineato Piccinnu -. Lo Stato preleva alla fonte circa trentuno milioni di euro e in cassa restano soltanto undici milioni con cui dobbiamo pagare stipendi, consumi, ecc. La nostra provincia conta centosessantamila abitanti al dicembre 2023; va considerato che dal 2014 al 2023 la provincia di Sassari ha perso 21mila abitanti, mentre quella di Olbia ha visto un incremento di duemila unità. Il nostro territorio è l’unico in crescita in Sardegna”.
Tra le priorità del nuovo ente, Piccinnu ha parlato soprattutto di viabilità: “Il lavoro più importante riguarda la strada di Monte Pino che collega Olbia con il resto della Gallura. Sono disponibili nove milioni di euro e Anas ha realizzato il 52% delle opere; dovrà completare il restante 48%. Con l’assessore regionale Piu abbiamo pensato di cedere il contratto della Provincia all’Anas, così ci sarà continuità ed eviteremo contestazioni. Anas – ha aggiunto – riprenderà i lavori tra la fine di novembre e i primi di dicembre. Nei prossimi giorni verranno aperti i cantieri della Padru-Alà dei Sardi-Budusò e saranno avviati interventi anche per il nodo della Safa, nei pressi della vecchia strada per Golfo Aranci.
Ai sindaci e rappresentanti dei ventisei comuni è stata consegnata una corposa relazione generale, che rappresenta l’agenda di lavoro della nuova provincia: dalla conferma dell’affidamento mediante contratto all’operatore in house Multiss, fino ai dettagli sugli interventi di manutenzione su viadotti, ponti, segnaletica, e sugli edifici scolastici e istituzionali dell’area Olbia-Tempio. In totale si contano ventitré istituti superiori di secondo grado.
Pressoché in tutti gli edifici – si legge nella relazione – permangono difficoltà legate alla vetustà delle strutture, costruite secondo concezioni ormai superate, nonostante i vari interventi effettuati per garantire un ambiente didattico adeguato all’apprendimento degli studenti. Anche in questo caso, la scarsità di risorse finanziarie per il bilancio duemila ventiquattro richiede una distribuzione mirata delle risorse.
Tutti gli interventi dei sindaci e dei rappresentanti dei comuni sono stati incentrati sulla necessità impellente di ridare al territorio il nuovo ente e, al contempo, hanno ringraziato Piccinnu e Scanu per il lavoro che stanno portando avanti.
“Io sto cercando di mantenere il profilo più basso possibile e continuerò a tenerlo basso, perché non sono in carriera – ha dichiarato Gian Piero Scanu commissario liquidatore della Provincia di Sassari -. Occorre considerare che il ritorno istituzionale della nostra provincia non è stato accolto con entusiasmo da tutti. Siamo felici oggi, anche se abbiamo sofferto per quello che è stato, di fatto, un omicidio politico della provincia. Non tutti nella vecchia Provincia di Sassari, di cui ancora facciamo parte, vedono positivamente questo cambiamento che comporta la nascita della città metropolitana di Sassari e della nostra nuova provincia”.
Scanu ha chiesto ai sindaci di Olbia e Tempio di mettere a disposizione i segretari comunali per aiutarlo nella gestione degli atti. Settimo Nizzi, per Olbia, e Gianni Addis, per Tempio, hanno dato la loro disponibilità.
“Non escludo – ha proseguito l’ex senatore – che qualcuno possa cercare di creare ostacoli per impedire la votazione della prossima primavera. Dobbiamo evitare ogni difficoltà che possa portare a chiedere uno slittamento a ottobre, poi a novembre e poi all’anno successivo, ecc. Di una Provincia commissariata non ce ne facciamo nulla. Ho bisogno della vostra competenza – ha detto rivolgendosi ai sindaci -. So che il momento è delicato ma questa fase di transizione verso la nascita della nuova Provincia dobbiamo portarla avanti insieme. Restiamo uniti e non perdiamo tempo: questa è la risposta della Gallura, del Monte Acuto e della Baronia. Quando questa Provincia sarà finalmente nata, potremo anche parlare di strategia politica”.
Di seguito il servizio trasmesso nel TG di Telesardegna ⬇️