OLBIA. L’olio d’oliva, simbolo del Mediterraneo, è stato al centro di un progetto educativo dedicato ai piccoli alunni di Olbia. “Dall’ulivo all’olio”, iniziativa promossa dall’associazione culturale Sas Janas, presieduta da Claudia Pirina, e sostenuta dall’assessorato alla cultura del comune di Olbia guidato da Sabrina Serra, ha permesso di scoprire il lungo procedimento che trasforma le olive in un alimento fondamentale della nostra tradizione.
Il progetto, svoltosi nel 2024, ha coinvolto i bambini in un percorso educativo ricco e interattivo, pensato per far conoscere le diverse fasi che portano le olive a trasformarsi in olio. Protagoniste le classi prima A e B dell’Istituto Comprensivo Maria Lai di via Vicenza, insieme alle maestre Franca Poddighe e Gianfranca Bua. Il viaggio è iniziato con una lezione in classe tenuta da un esperto oleologo che ha illustrato le caratteristiche della pianta dell’ulivo, dalle radici alle foglie, spiegando l’importanza di questa coltura millenaria per i popoli del Mediterraneo.
Uno dei momenti più apprezzati è stato quello dedicato alla degustazione guidata. Con l’aiuto di Angelo Crasta, presidente dell’Oleificio Gallura di Berchidda, e di Antonello Mariotti, sommelier esperto anche nel settore dell’olio, i bambini hanno potuto assaggiare diversi tipi di olio extravergine e distinguere le sue principali caratteristiche organolettiche. Un’esperienza che ha unito gusto e apprendimento, avvicinando i piccoli partecipanti al valore di un alimento che fa parte della nostra storia.
La giornata si è conclusa con la visione di un breve filmato didattico e l’utilizzo di schede illustrate che hanno completato il percorso, mostrando le varie fasi di lavorazione, dalla raccolta delle olive alla produzione dell’olio finito. Il progetto ha saputo coinvolgere i bambini in ogni passaggio, trasformando un prodotto di uso quotidiano in una scoperta affascinante e ricca di significato.