OLBIA. Il PD torna a parlare dell’emergenza Sanità e questa volta incontra i giornalisti davanti al Pronto Soccorso di Olbia.
I consiglieri comunali Maddalena e Gianluca Corda, Stefano Spada, Ivana Russu e Antonio Loriga, insieme alla segretaria provinciale Mariangela Marchio e al presidente del circolo di Olbia, Pietro Spano, hanno convocato una conferenza stampa di fronte all’ospedale Giovanni Paolo II per mantenere alta l’attenzione su diritto alla Salute e Sanità pubblica ormai al collasso. Un’emergenza che non può più essere ignorata. Presente anche Liliana Pascucci, componente della segreteria provinciale.
“Siamo di fronte ad una criticità senza precedenti – ha detto Pietro Spano -. L’utenza del bacino di Olbia e di Tempio è elevatissima e non si contano più le famiglie che si rivolgono ad altre ATS. Siamo consapevoli che non tutto il potere decisionale è in mano alla politica – ha sottolineano Spano – ma è pur vero che la politica ha gli strumenti per poter lavorare. Rivolgiamo pertanto il nostro appello e la nostra critica all’Assessorato ai Servizi Sociali, al presidente della conferenza territoriale della Sanità, al nostro sindaco Settimo Nizzi e agli assessori galluresi. Che si sveglino”.
I consiglieri del PD hanno ribadito la necessità di risolvere l’emergenza mettendo l’accento su quanto sia fondamentale che Olbia non pensi solo ai grandi eventi ma che “torni ad essere la città dei residenti”.
“Abbiamo più volte sottolineato il problema Sanità in Consiglio comunale – ha dichiarato Maddalena Corda -. Siamo stati gli unici e il sindaco non ha mai fatto niente: sbraita oppure esce dall’aula. Il Pronto Soccorso arranca e fa fatica, e andrà sempre peggio con l’arrivo dei turisti. Una problematica che, evidentemente, non fa parte della maggioranza di questo Comune”.
Dati alla mano, gli esponenti del PD hanno evidenziato come gli ingressi al Pronto Soccorso olbiese siano stati 170 al giorno nel 2022 con un tasso di mortalità in aumento sull’intera Isola e, in particolare, sulla Gallura. “Nel nostro territorio ci si cura poco e male – ha detto Mariangela Marchio -. Siamo qua per difendere la Sanità pubblica, tutelata nella nostra Costituzione, e anche per le persone che rinunciano alle cure soprattutto nei territori più isolati. I numeri lo dicono: le morti in Sardegna sono più frequenti per una pessima gestione della Sanità”.
“Il nostro è il territorio più svantaggiato – ha affermato Ivana Russu -. Non ci sono cliniche private a parte il Mater ma la Sanità è di tutti, non solo di chi se la può permettere. Né il sindaco né il sub commissario alla Provincia alza la voce e denuncia le condizioni in cui versa la Gallura. La Regione non ha saputo dare risposte e ad oggi non c’è stata nessuna modifica strutturale. Noi non vogliamo morire di Sanità – ha concluso -, vogliamo essere curati e pretendiamo che la Sanità pubblica ci dia risposte al più presto”.