OLBIA. Dopo la morte dell’operaio di 40 anni, originario del Kosovo, avvenuta in un cantiere di Olbia >, la Cgil ha inviato una nota stampa nella quale chiede un incontro urgente al Prefetto per discutere sul tema della sicurezza.
“Nel 2023, in Gallura sono stati registrati 44 infortuni sul lavoro, e nei primi due mesi del 2024 si sono già verificati 9 incidenti, inclusi uno mortale (con quello odierno 2) e due gravi con inabilità permanente – si legge nel documento a firma di Danilo Deiana, segretario confederale Cgil Olbia-Tempio, e Hassan Benbouzid, responsabile Fillea Cgil Olbia-Tempio -. Il tema della sicurezza in generale e in particolare negli appalti va affrontato in maniera seria e strutturale. I committenti devono controllare ed estendere i medesimi standard di sicurezza regolati dalle normative interne anche alle ditte appaltatrici. Siamo vicini alla famiglia dell’operaio deceduto alla quale esprimiamo tutto il nostro cordoglio”.
Nella nota Deiana e Benbouzid evidenziano dieci priorità dalle quali partire per intervenire sul problema: “Innanzitutto una campagna straordinaria di controlli da parte degli organi di vigilanza in ogni azienda preceduta da una massiccia assunzione nei dipartimenti di prevenzione delle Asl e nell’Ispettorato del lavoro nazionale.
Non concedere finanziamenti alle imprese che non rispettano i requisiti di legalità, applicazione dei Ccnl e che non garantiscono adeguate condizioni di lavoro e delle norme previ- ste in materia di salute e sicurezza. Varare il modello della qualificazione delle imprese e della patente a punti per l’accesso alle gare di appalto pubbliche e non solo. Investire, più risorse Inail sulla ricerca, per accrescere la conoscenza della dimensione del fenomeno infortuni e malattie professionali e delle tecnologie utili a ridurli. Inserire nei programmi scolastici la materia della ssl fin dai primi cicli scolastici.
Assicurare l’informazione, la formazione e l’addestramento come diritti fondamentali ed esigibili di ogni lavoratrice e lavoratore: mai al lavoro senza una preparazione ed un addestramento adeguati. Assicurare che venga espletato l’obbligo di formazione per i datori di lavoro. Modificare le norme dell’ultimo codice degli appalti per assicurare le necessarie risorse dedicate alla salute e sicurezza nelle aziende ed estendere le regole anche agli appalti privati.
Garantire appieno l’autonomia nello svolgimento del ruolo del medico competente. Incrementare le prestazioni socio sanitarie a favore degli infortunati e dei tecnopatici (in particolare l’assistenza riabilitativa, le protesi e gli ausili) in sinergia tra Inail e Servizio sanitario nazionale utilizzando appieno i consistenti fondi a questo dedicati. Chiediamo un incontro urgente al Prefetto – conclude la nota – per aprire una discussione sui temi della sicurezza”.