“Il lavoro di squadra permette di raggiungere obiettivi definiti attraverso abilità complementari. È un lavoro coordinato e orientato verso quella stella polare che è la qualità della vita del paziente preso in cura. La diagnosi è solo l’inizio di un percorso di cura”. Con queste parole il dottor Luigi Croce, neuropsichiatria tra i massimi esperti a livello internazionale sull’autismo e docente presso Università Cattolica di Brescia, presenta il nuovo Studio psicopedagogico Gea Care di Olbia.
Nuovo anche per l’approccio di cura alle patologie legate ai disturbi psicologici, allo sviluppo del linguaggio, del comportamento e alle problematiche neuropsichiatriche e del neurosviluppo. Lo abbiamo incontrato nell’ambulatorio di Olbia, in via Lazio 48, insieme a Magno Garro, Ceo della società di servizi con sede a Cuneo, in Piemonte, che presentando il nuovo centro ci tiene a precisare quanto “il metodo di cura che viene applicato oggi in questo studio, intende offrire al paziente e ai suoi familiari quella professionalità, competenza e qualità dei servizi, frutto di oltre vent’anni esperienza nel settore in tutta Italia. In Sardegna, in particolare – sottolinea Garro – abbiamo già operato in passato ma questo è il primo studio multidisciplinare di natura neuropsichiatrica che apriamo in questa terra stupenda”.
E allora chiediamo al dottor Croce, neuropsichiatra tra i più apprezzati per gli studi sulla qualità della vita nella disabilità, quanto sia importante la diagnosi precoce in un percorso di cura?
“È importantissima. Soprattutto in riferimento all’autismo e alle disabilità intellettive ed evolutive. Diagnosi difficoltose, tardive e ambigue, insieme a prese in carico poco sensibili, possono avere conseguenze serie nel percorso di cura del paziente e del nucleo famigliare. E una volta individuato il problema avere un team di professionisti, che dialogano e operano in sinergia tra loro, è il modo più efficace ed efficiente per raggiungere la migliore qualità della vita possibile”.
Qual è il segreto di lavorare in squadra nel vostro settore?
“Il segreto è semplice. Lavorare insieme con approcci profondi, seri e scientificamente fondati. Vogliamo abbattere i muri delle diverse discipline e porre le basi per un approccio di cura integrata che caratterizzerà sicuramente il futuro. Fatta salva la consensualità e la riservatezza del paziente, la presa in carico come team di professionisti specializzati in settori differenti può essere la chiave di lettura della cura”.
Ci spieghi meglio.
“Il lavoro di squadra permette di raggiungere obiettivi definiti attraverso abilità complementari. Il valore aggiunto non è dato dalla semplice somma delle competenze ma dall’integrazione dei diversi punti di vista sulla persona che viene presa in carico. In genere ci sono dei grandi solisti che quando si tratta di fare squadra si perdono dietro il proprio ego. Qui non succede e la sinergia tra le diverse professionalità porta a grandi risultati visibili nella vita dei pazienti. Noi cerchiamo di raggiungere la migliore qualità della vita possibile delle persone prese in cura. Ricordo, però, che non è sempre possibile guarire da alcune malattie mentali. Ma si può, e si deve, migliorarne la qualità della vita, anche per i familiari, in un processo integrato di accompagnamento alla vita”.
Dottore, lei è tra i massimi esperti in Italia sull’autismo, considerato fino a qualche anno fa un male misterioso, perché ha scelto la neuropsichiatria e la cura di una macchina complessa come il cervello umano?
“Perché rappresenta la sintesi perfetta tra la biologia, le neuroscienze e la radice altrettanto scientifica delle materie umanistiche. Mettere insieme queste cose è quello che deve saper fare oggi uno psichiatra. Deve sapersi muovere con una gamba che rappresenta la biologica e una gamba valoriale, etico e filosofica. Ho avuto l’opportunità, appena laureato, di andare in America per continuare gli studi e cercare di capire cosa si poteva tirare fuori dalle ricerche sul cervello umano. E da allora non ho mai smesso”.
E come ha scelto la Sardegna?
“Oltre all’amore che mi lega da molti anni a questa terra stupenda, ci vedo una sorta di verginità ancestrale, una nuova frontiera da esplorare. Ma non solo. Insieme a delle tradizioni cristallizzate nel tempo, ci sono delle spinte modernizzatrici incredibili”.
DI COSA SI OCCUPA LO STUDIO GEA CARE DI OLBIA.
Da pochi mesi è operativo a Olbia (via Lazio 48), in una zona facile da raggiungere e vicina alle scuole della cittadina sarda, un nuovo Studio multidisciplinare GEA CARE. Uno spazio intimo e riservato in un contesto residenziale, senza barriere architettoniche e con ingressi indipendenti per garantire il massimo della privacy alle persone che vi accedono. Progettato e realizzato con l’intervento di esperti di pedagogia e design, è stato realizzato con colori tenui, spazi ampi e accoglienti e con immagini alle pareti di panorami marini rilassanti.
Perché il benessere della persona, come spiegano dalla struttura, è influenzato anche dall’ambiente in cui opera a dai servizi offerti in un clima sereno e creativo, soprattutto se alcuni dei pazienti in visita dagli specialisti Gea Care sono bambini.
Lo studio GEA CARE offre servizi integrati nelle seguenti discipline: neuropsichiatra, anche infantile, terapia occupazionale, pedagogia, logopedia psicomotricità, psicoterapia e cura dei disturbi alimentari. La direzione sanitaria è affidata ad un luminare della neurospichiatria infantile, Luigi CROCE, psicoterapeuta, professore all’Università Cattolica Sacro Cuore di Brescia e uno dei massimi esperti in Italia per l’autismo.
Alcuni degli specialisti che operano presso lo Studio Gea Care, sono:
dott.ssa Isabella DANIELE, pedagogista
dott.ssa Silvia FOCCIS, psicologa
dott.ssa Giusi CONTU, logopedista
dott.ssa Silvia DELL’AVVENTO, neuropsichiatra
dott.ssa Anna MANUNTA, biologa nutrizionista
📌Per info e appuntamenti
📞 0789/1841885
Via Lazio n. 48 – 07026 Olbia SS
📧studio.olbia@geagruppo.it
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a cura di Chiara Carlini