OLBIA: Dal 25 gennaio non si hanno notizie di Karol Canu (17 anni) e Giuseppe Contini (15 anni), due amici olbiesi. Nonostante la loro scomparsa dalle rispettive abitazioni, non c’è stata alcuna segnalazione credibile riguardo al loro allontanamento.
I genitori, disperati, hanno manifestato la loro angoscia durante la trasmissione di Federica Sciarelli “Chi l’ha visto”. Nonostante gli appelli e la costante ricerca da parte delle forze dell’ordine e dei volontari, non ci sono certezze. Nulla di nulla.
I telefoni spenti e l’ultima cella a cui si è agganciato il telefono di Giuseppe nella zona dell’Istituto Agrario la sera della scomparsa, sono gli unici fatti provati. Oltre a ciò, ci sono solo congetture e ipotesi, inclusa l’illusione di averli visti tra le rocce di Cabu Abbas e un avvistamento non confermato ad Alghero.
Si possono solo fare ipotesi: i ragazzi potrebbero essere bravissimi a nascondersi senza bisogno di aiuto (abbigliamento, cibo, soldi) ma nessuno crede ad una fuga premeditata oppure potrebbero essere tenuti sotto sequestro. Altre ipotesi non vengono considerate, tanto meno le peggiori. Nemmeno sui social media, dove spesso circolano solo congetture prive di fondamento come risse tra i due ragazzi e alcuni giovani stranieri, è venuto fuori qualcosa di attendibile che possa aiutare gli inquirenti.
È importante considerare che ogni commentatore dovrebbe tenere presente che i genitori, Giulia e Antonello, già soffrono per la preoccupazione e ogni parola di troppo li ferisce profondamente fino all’angoscia.
Al momento, né la Polizia né i Carabinieri rilasciano dichiarazioni. La Prefettura, responsabile delle indagini in caso di scomparsa, non ha fornito alcun segnale. L’unica voce ufficiale è quella del Garante per l’Infanzia, Carla Puligheddu, che ha lanciato un appello a tutti per ritrovare Karol e Giuseppe.
“La loro famiglia siamo tutti noi sardi – dichiara la Garante -. Karol e Giuseppe sono nostri figli, cerchiamoli con ogni mezzo. Mi rivolgo alle istituzioni preposte alla tutela del diritto di protezione delle persone di minore età residenti nel territorio regionale: non perdiamo altro tempo. Mobilitiamo le coscienze delle comunità, gli organismi investigativi e le strategie di cui, non solo la Regione Sardegna, ma anche lo Stato, dispone.
Chiunque abbia informazioni sui due ragazzi o sia a conoscenza di ciò che è accaduto, oltre alle forze dell’ordine, può contattare il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza presso l’ufficio di Cagliari in via Roma 25, o inviare un’email a garanteinfanzia@consregsardegna.it. La Garante esprime la sua solidarietà ai genitori dei due giovani e spera di riabbracciarli presto”.