“Con grande sconcerto apprendiamo, attraverso un’inchiesta giornalistica condotta da La Nuova Sardegna>, che il patrimonio archeologico di inestimabile valore, costituito dalle navi e dai reperti di età romana rinvenuti a Olbia durante i lavori di scavo del tunnel, giace in uno stato di totale abbandono”. Lo scrive in una nota Progetto Sardegna, il partito di Renato Soru rappresentato a Olbia da Patrizia Desole Ninni Chessa.
Secondo Progetto Sardegna, dopo aver constatato che i resti delle navi di altri reperti sono esposte alle intemperie, ad azioni vandaliche e a furti nell’area dell’ex Artiglieria “è inaccettabile, e ci chiediamo come questo disastro sia potuto accadere nell’indifferenza totale. Nonostante la Sardegna disponga di uno dei più ricchi patrimoni archeologici e culturali non ha il potere necessario per gestirli, essendo di competenza dello Stato, del Ministero dei Beni Culturali e delle Soprintendenze”.
Come si legge nel documento comuni e Regione devono vigilare nell’opera di valorizzazione del patrimonio culturale: “Scongiuriamo che episodi come quello emerso ad Olbia non si ripetano. Ci auguriamo che questo patrimonio inestimabile della cultura sarda possa essere recuperato e preservato. Chiediamo che tutti gli enti preposti intervengano tempestivamente per evitare che i reperti vengano dispersi o definitivamente distrutti.
È necessario fare luce sulle responsabilità riguardanti questa grave incuria. Non possiamo tacere di fronte a un fatto di tale gravità che segnala l’indifferenza e l’inefficienza delle istituzioni preposte alla tutela dei beni culturali. Con l’incuria di quelle navi e di quei reperti, si dissipa la nostra storia e la nostra memoria”.