★VIDEO★ OLBIA. Vincent Plicchi aveva 23 anni quando, nell’ottobre scorso, ha deciso di togliersi la vita in diretta TikTok dopo aver subito un massiccio attacco di haters che lo avevano etichettato come pedofilo.
Vincent amava Olbia. Qui trascorreva le estati con la famiglia. Per questo motivo il padre Matteo, in accordo con il sindaco Settimo Nizzi, coordinerà i lavori di un murale contro il cyberbullismo realizzato da due artisti che incroceranno i loro lavori con un’opera di street art da realizzarsi a Bologna, dove il giovane era nato. All’opera, che vedrà la luce a maggio, collaborerà anche Salmo, amico di Vincent Plicchi.
“Mio figlio – ha detto Matteo Plicchi soffocando a stento il dolore ancora viscerale per la recente perdita del figlio – è stato ucciso dagli odiatori seriali che gli hanno lanciato post organizzati appellandolo come pedofilo. Purtroppo si tratta di stranieri che vivono in America e la Procura di Bologna non ha ancora spiccato nessun avviso di reato per coloro che hanno istigato Vincent a togliersi la vita”.
Matteo vuole che il murale non sia soltanto un’opera di denuncia ma contenga anche un messaggio di speranza: “Il cyberbullismo si combatte solo se le vittime parlano degli attacchi che ricevono. Parlino con gli amici, con i colleghi di lavoro, con i genitori, con chiunque ma non devono portare il fardello da soli. É così che perdono e si fanno male fino a gesti estremi”.
Al termine della conferenza abbiamo sentito Matteo Plichi. Di seguito il video che dovrebbe essere mostrato ai ragazzi anche nelle scuole in occasione della “Giornata contro il Bullismo”, soprattutto agli studenti che frequentano le scuole medie e i primi anni degli istituti superiori ⬇️