Olbia 16 dicembre 2025 – Non è un presepe nel senso tradizionale. È una visione che si accende quando cala il buio e accompagna chi attraversa la piazza: sul sagrato della basilica di San Simplicio è stata installata “Lily” (Lilium candidum), l’opera natalizia a carattere religioso realizzata dall’associazione ColorArt e firmata dall’ingegnere Manuel Marotto. Alla base, bottiglie di plastica illuminate contribuiscono all’effetto scenografico.
“Di giorno l’allestimento sparisce: quando si spengono i led diventa specchiante e dentro non si vede – spiega il parroco di San Simplicio, don Antonio Tamponi -. Di notte la scena cambia: camminando verso la piazza, quando si accende il giglio che rappresenta la Madonna con dentro il Bambino, la luce fa diventare quella stanza ideale di nuovo trasparente. A settembre – prosegue il parroco – ho chiamato Manuel Marotto e gli ho detto: ‘Sono anni che ci ripromettiamo di vederci per un’installazione a San Simplicio e questo è questo giusto. Così abbiamo deciso insieme e siamo partiti per realizzare un’opera imponente”.
Nell’installazione di ColorArt la scelta si discosta dalla rappresentazione canonica della Natività e affonda nell’immaginario biblico e nella tradizione iconografica cristiana. Il giglio bianco diventa il segno mariano che, “aperto sul mondo”, dona all’umanità il Cristo bambino, posato sopra un petalo.
A chiudere il semicerchio dell’installazione, ai lati della teca e lasciando libera la parte anteriore da cui si affaccia il Bambinello, si sviluppano dodici colonne illuminate dall’interno. “Le dodici colonne – spiega don Antonio – rappresentano la Chiesa, la basilica, le dodici tribù e quindi, moltiplicate, anche tutti i popoli. Una luce per tutto il mondo”. Spettacolare la prospettiva frontale in cui il cubo con il giglio si sovrappone al portale della chiesa, come se dall’interno emergesse una luce a illuminare le tenebre.


































