“Dietro un’insegna ci sono i sacrifici di una vita di una intera famiglia e quel simbolo posizionato a 18 metri di altezza grida: “ce l’ho fatta”, e ” se ce l’ho fatta io ce la potete fare tutti”. É un passaggio del post pubblicato dal proprietario del Delta Center, Gavino Murrighile che ieri ha fatto smontare l’insegna del suo edificio in zona industriale.
“Non è un fatto economico – ci tiene a dire Murrighile -. Non ho neanche quantificato il costo ma è un gesto di solidarietà per la categoria degli impresari. In altre realtà commerciali si stanno programmando incentivi e qui invece si fa il contrario. È un provvedimento insensato”.
Murrighile parla a ruota libera e spiega i tanti motivi che lo hanno spinto alla clamorosa azione di protesta amplificata sui social: “In una zona industriale realizzata con danaro pubblico non possono valere le stesse regole del centro urbano. L’insegna rappresenta il simbolo dell’azienda. Se la spegni è morta. Se si va nelle zone industriali/commerciali della penisola, per esempio tra Milano e Verona, è tutto un susseguirsi di insegne proprio perché la visibilità delle imprese è fondamentale; qui invece facciamo il contrario”.
Dal punto di vista politico l’imprenditore sostiene che la sua “non è una battaglia contro il sindaco Nizzi ma un’azione di civiltà. Io vorrei che si ravvedesse perché il Delta Center, come Disea e molti altri non porteranno soldi in bilancio e l’amministrazione finirà per non avere neanche le entrate che aveva prima di questa sciagurata tassa. Aggiungo anche che trovo il silenzio della Giunta e del Cipnes, a dir poco, ‘assordante’.
La zona industriale dove le attività commerciali nel tempo hanno rimpiazzato aree depresse e spesso abbandonate a discariche “come abbiamo fatto noi con il Delta, come hanno fatto il Geovillage e tanti altri – secondo Murrighile – si rischia di spegnerla definitivamente. Questa è una autentica mazzata per una città che vuole crescere e progredire. E tutto questo mentre si continua di fatto a penalizzare le imprese locali ad unico vantaggio del commercio online che certamente non ha alcun bisogno di accendere un’insegna”.