OLBIA. “Questo è un momento storico” – ha esordito Bastianino Monni, assessore all’urbanistica del comune di Olbia, intervenendo in aula per sostenere l’adozione del nuovo Piano Urbanistico Comunale. Un intervento articolato che ha messo al centro l’importanza dello strumento urbanistico come base per lo sviluppo ordinato della città.
“Intanto volevo ringraziare i tecnici che nell’ultimo anno hanno lavorato in maniera assidua e in maniera determinata per raggiungere all’adozione dell’importante piano urbanistico comunale” – ha dichiarato Monni, rivolgendo un pensiero particolare a Giuseppe Scanu e ricordando simbolicamente l’anno 1986 come spartiacque tra due epoche:
TIMELINE
Nel 1986 Olbia visse un periodo di intensa attività amministrativa e urbanistica. Il sindaco in carica era Gian Piero Scanu, che guidò la città dal 1985 al 1994 . Durante il suo mandato, l’amministrazione comunale affrontò questioni legate allo sviluppo urbano e alla regolamentazione edilizia.
In quell’anno, l’assessore all’urbanistica in Regione era Luigi Cogodi. Nel 1987, sotto la sua direzione, furono avviate importanti operazioni di demolizione di edifici abusivi, come a Palumbalza (Porto Rotondo). Queste azioni riflettevano l’impegno dell’amministrazione guidata da Mario Melis nel contrastare l’abusivismo edilizio e nel promuovere uno sviluppo urbano regolamentato.
Nel 1986, il Comune di Olbia adottò un nuovo Programma di Fabbricazione (oggi PUC), che rimase in vigore per molti anni e rappresentò un punto di riferimento per la pianificazione urbanistica della città. Questo strumento urbanistico fu fondamentale per guidare lo sviluppo del territorio comunale in un periodo di crescita e trasformazione per Olbia.
Il 9 ottobre 1986, Karim Aga Khan, presidente del Consorzio Costa Smeralda, intervenne nel Consiglio comunale di Olbia. Nel suo discorso, definì la città come “la Città del sorriso”, sottolineando lo sviluppo economico e turistico avvenuto negli ultimi decenni. Ricordò come, nel 1960, Olbia fosse una piccola città con un porto commerciale modesto e una pista d’aviazione militare in disuso evidenziando la trasformazione avvenuta grazie alla collaborazione tra il Consorzio e l’amministrazione comunale .
Sempre nel 1986, fu fondata Avianova S.p.A., compagnia aerea regionale con sede a Olbia. Creata come sussidiaria di Alisarda, iniziò le operazioni nell’agosto 1987 con voli a corto raggio, contribuendo allo sviluppo dei collegamenti aerei della Sardegna .
Nel 1986, il Rally Costa Smeralda vide la vittoria del pilota finlandese Henri Toivonen alla guida della Lancia Delta S4. La competizione, parte del Campionato Europeo, attirò numerosi appassionati e contribuì a consolidare la reputazione della Gallura come sede di eventi motoristici di rilievo.
Nella stagione 1986-1987, l’Olbia Calcio partecipò al campionato di Serie C2, girone A, classificandosi al 6º posto. La squadra era guidata dall’allenatore Guido Mammi e presieduta da Lelio Dau
L’assessore Monni ha evidenziato la filosofia politica del nuovo PUC: “Nelle prime fasi di pianificazione nelle aree di Le saline e Capo Ceraso, l’intenzione era quella di edificare due milioni di metri cubi. Fortunatamente quella pianificazione non è andata a buon fine”.
Oggi, ha sottolineato l’assessore, Capo Ceraso viene totalmente liberata da ogni previsione edificatoria: “Zero colate di cemento, sarà l’area e il fiore all’occhiello della tutela paesaggistica”.
Monni ha rimarcato il carattere sostenibile del piano adottato: “Portiamo avanti e portiamo in adozione un PUC sostenibile al quale dobbiamo dare gambe. Diamo voto favorevole per far sì che possa essere pubblicato sul Buras”.
Particolare attenzione è stata data anche al mondo agricolo. L’assessore ha ricordato le criticità emerse nella passata versione del piano, dove “sulle rocce non si può fare agricoltura”. Una scelta chiara dunque: “Siamo fortemente a favore e a sostegno di quel mondo agricolo che ad oggi ci riserva delle attenzioni nel mondo vitivinicolo, nel mondo dell’allevamento dei bovini e dove i veri imprenditori agricoli possono edificare le loro case di prima residenza”.
Monni ha insistito anche sul ruolo delle frazioni, troppo spesso dimenticate: “Parlo delle frazioni perché è da lì che si parte, dalla realtà dell’agro. Murta Maria rimane invariata nelle zone di espansione e sarà dotata di nuovo un campo sportivo. San Pantaleo, uno dei cento borghi d’Italia, viene protetto: zero nuove costruzioni se non pianificazioni mirate”.
Infine, un richiamo alla necessità di superare definitivamente il vecchio Piano di Fabbricazione: “Abbiamo una situazione urbanistica da un punto di vista normativo obsoleta. Dobbiamo affrontare delle sfide imprenditoriali, dobbiamo essere appetibili per il mondo”