OLBIA. Con la Domenica delle Palme del 24 marzo si apriranno nella chiesa primaziale di San Paolo Apostolo i riti della Settimana Santa. Come da tradizione, il momento più sentito da parte dei fedeli sarà il racconto popolare della deposizione del Cristo dalla Croce: S’Iscravamentu. Quest’anno, don Gianni Satta, parroco di San Paolo, ha affidato il commento della passione e morte di Gesù allo scrittore Marcello Fois.
“Invitato perché laico – dichiara don Gianni Satta -. Seguendo la traccia dal cardinale Martini quando ‘inventò’ il cortile dei gentili che aprì uno spazio di ascolto dei laici, credenti e non, cioè di incontro, di condivisione e di testimonianze di quanto attraversa ogni vicenda umana. E poi perché è uno scrittore, un commediografo, uno sceneggiatore di lingua italiana che ha accettato di esprimere ed evocare il sentire profondo nella lingua materna, il sardo nuorese, senza una gabbia linguistica, nella libertà di una comunicazione originaria e originale”.
Con il commento in nuorese di Marcello Fois e i canti del coro Olbia Folk Ensamble, sarà come sempre la confraternita della Santa Croce a mettere in scena la rievocazione della rimozione dalla croce del Cristo morto. Il passaggio, narrato nei Vangeli, che ha protagonisti Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo, impersonati da due confratelli, segue rigidamente la sequenza dell’antico rituale olbiese. Il dramma dello schiodamento, con il distacco della corona di spine e dei chiodi tolti dopo tre colpi di martello sul legno, si svolge di fronte all’altare sulla grande croce lignea appositamente allestita. S’iscravamentu sarà trasmesso in diretta da Telesardegna sul canale 13 del digitale terrestre
Di seguito il programma della Settimana Santa 24/31 marzo 2024