Omar Zaher e Merita Agus sono marito e moglie. Il 10 settembre 2023 hanno perso la figlia, Najibe Zaher, 19 anni, residente a Selargius, in un incidente stradale avvenuto nel centro di Cagliari. Con lei morirono altri tre giovani: Alessandro Sanna (19 anni, di Assemini), Simone Picci (20 anni, di Cagliari) e Giorgia Banchero (24 anni, di Cagliari).
Omar e Merita sono arrivati a Olbia questa mattina, in occasione della Giornata in ricordo delle vittime della strada, per parlare agli studenti dell’importanza della vita e dei pericoli che si possono incontrare in auto. Sotto le giacche portano una maglietta con la foto della figlia: “Siamo qui per i ragazzi affinché riflettano sul loro futuro e sulla sicurezza stradale – dice Omar Zaher -. Abbiamo perso nostra figlia e conosciamo solo noi il dolore indescrivibile che stiamo vivendo. Vogliamo raccomandare ai ragazzi di essere attenti e prudenti in ogni momento della loro vita, specialmente quando si avvicinano a prendere la patente o a guidare. È fondamentale non sopravvalutarsi; è importante che incidenti come quello di mia figlia non accadano mai più”.
Il padre sottolinea come l’imprudenza di chi guidava a velocità elevata sia stata la causa della tragedia: “È cruciale che i genitori siano vigili: evitare passaggi da persone sconosciute, assicurarsi che non abbiano bevuto e, se necessario, rimproverarli se stanno guidando troppo velocemente. Mia figlia ha accettato un passaggio perché quel giorno non c’erano taxi né autobus disponibili, ed è successo il peggio. Purtroppo Najibe non ha potuto prendere la sua macchina ed è andata a ballare accompagnata da qualcun altro. Stava per iniziare gli studi in medicina. Quella era praticamente l’ultima uscita prima dell’inizio delle lezioni. È stata una drammatica coincidenza che si trovasse lì. Dovevamo partire per la Giordania, ma ho dovuto annullare il viaggio per motivi di salute”.
Dopo la tragedia, Omar Zaher ha avviato un progetto di trasporto pubblico serale: “Ho attivato un servizio di autobus dal centro di Cagliari ai locali durante il fine settimana, attivo tutto l’anno. È utilizzato da circa 350 persone ogni notte. Questo progetto è nato dopo la scomparsa di mia figlia; ho contattato il CTM, la Regione e il Comune per realizzarlo”.
La madre di Najibe, Merita Agus, parla senza mai perdere il controllo, nonostante il dolore di aver perso l’unica figlia: “Ogni giorno è una battaglia difficile da affrontare senza di lei. Era una ragazza sensibile. Una madre l’ha riconosciuta nelle foto apparse sui giornali il giorno dell’incidente e ci ha chiamato per raccontarci di aver incontrato Najibe in un supermercato. Aveva comprato delle caramelle ai suoi bambini perché aveva speso tutti i soldi per fare la spesa. Era fatta così”.
Merita e Omar condividono la stessa missione: salvare almeno una vita. “Ogni volta che apprendiamo di nuove tragedie simili – racconta Merita – riviviamo il nostro dolore perché comprendiamo cosa stanno attraversando i genitori. Spero che, goccia dopo goccia, i ragazzi possano comprendere questi messaggi. Anche salvare una sola vita significa guadagnarne un’altra e dedicarla a mia figlia. Sono convinta che lei, dall’alto, ci dia la forza per andare avanti. Io ci credo”.