OLBIA. Pilotine e barche da diporto che vanno su e giù oltre oltre la foce del rio Seligheddu passando sotto il nuovo ponte di Ferro con vista sulla nuova Artiglieria e con biciclette ai lati lungo gli argini. Ormeggi profondi per le barche al riparo dei venti. È la nuova realtà, come si vede nella foto virtuale, che caratterizzerà una darsena fluviale che nascerà tra la scuola Ipia e il ponte di via Tre Venezie.
Il nuovo porticciolo, il primo sull’acqua dolce che arriva in città dalle colline dell’entroterra, non è un’ipotesi ma fa parte del progetto di mitigazione del rischio idraulico firmato da Simone Venturini, ingegnere idraulico della Technital, adottato dal Consiglio comunale e attualmente sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale.
Il nuovo porticciolo trasformerà per sempre la zona più colpita dalle alluvioni del 2013 e 2015 ridando dignità all’area di “Sa Fossa” la cui inondazione ha causato la morte di Anna Ragnedda in via Lazio e distrutto gran parte del quartiere Baratta.
Nel progetto di fattibilità la darsena ha una lunghezza di 30 metri, una larghezza di 20 metri e una profondità di circa 2 metri. La prima banchina presenta una larghezza pari a 5 metri e si apre verso il piccolo parco racchiuso tra il Seligheddu e il rio Paule Longa – Tannaule. Anch’essa, come tutti gli altri tratti del rio, verrà arginata sulla sponde con massi di granito bocciardato derivanti dagli scavi per la galleria dello scolmatore che connetterà il Seligheddu in località Putzolu con il fiume Padrongianus.
Venturini, nell’intervista realizzata da Olbianova, parla addirittura di uno sviluppo del porticciolo che sarà in grado di ospitare una quarantina di piccole imbarcazioni. Nella visione della nuova darsena fluviale c’è tutta la filosofia che ha originato il piano di mitigazione che diventa resiliente trasformando l’approccio con l’acqua da negativo e foriero di distruzione, in positivo e destinato a uno sviluppo originale e decisamente inconsueto per la tradizione olbiese.
In quel tratto, infatti, la potenza dell’esondazione del rio Seligheddu, come si ricorderà, mise a soqquadro l’interno della scuola Ipia Amsicora. Lo stesso ponte ferroviario, nei cui pressi è stata collocata una grossa idrovora che entra in funzione in caso di piena, verrà ristrutturato da RFI assicurando un franco (lo spazio di luce verticale tra acqua e ponte) di quattro metri. Un’altezza che permetterà un’agevole passaggio bidirezionale dal porticciolo della darsena.
Infine, altro elemento importante riguarda il rio Tannaule – Paule Longa che non sfocerà più in caso di piena in via Belgio dove nel 2013 morirono la piccola Morgana e la mamma Patrizia Corona. Come si capisce dalla mappa che segue, verrà realizzata una connessione a monte che porterà l’acqua direttamente nella darsena del Seligheddu evitando il passaggio nel canale di via Belgio. Qui l’acqua continuerà a passare ma sarà totalmente scolmata in anticipo proprio da quel ramo di connessione.