OLBIA.Dopo il pareggio in extremis contro la Fermana, ottenuto grazie al gol di La Rosa al 95′, la Juventus Next Generation arriva a Olbia per una sfida che si preannuncia infuocata.
La squadra di Gaburro, galvanizzata dal punto conquistato all’ultimo respiro, è pronta ad affrontare con rinnovato ottimismo le prossime due gare casalinghe. L’obiettivo è chiaro: ottenere punti preziosi per alimentare una classifica anemica e raggiungere al più presto i play-out.
Tuttavia, l’allenatore è convinto che la squadra abbia ampi margini di crescita e che possa migliorare ancora le sue prestazioni anche grazie al recupero dei quattro calciatori squalificati (Nanni, Montebugnoli, Motolese, Biancu) e a una forma psicofisica in crescendo.
Il mister veneto dovrà fare a meno di Schiavone e Cavuoti ancora fermi ai box per problemi tendino-muscolari ma potrà contare sulla rabbia agonistica e la voglia di rivalsa di tutto il gruppo.
L’arrivo di Ninni Corda, inviato dagli svizzeri per dare un contributo alla salvezza, ha acceso i riflettori sulla società e spostato un po’ le attenzioni di tifosi e addetti ai lavori.
Tuttavia, è giunto il momento di concentrarsi sul campo e lasciare alla Swiss Pro e company i problemi di ordine organizzativo. Per questo motivo, dirigenza, staff e squadra avranno un unico obiettivo: la salvezza. I tifosi dell’Olbia ci credono, vogliono difendere i colori bianchi da qualsiasi attacco esterno e saranno sicuramente al fianco della squadra in questa fase delicata della stagione
Nella consueta conferenza stampa pre-gara abbiamo sentito il parere dell’allenatore Marco Gaburro.
Mister, rientrano quattro squalificati?
“Sì, diciamo per ora che tre sono pronti per Biancu dobbiamo aspettare all’allenamento di rifinitura. Certo è una buona notizia proprio perché in una settimana giochiamo tre volte, quindi c’è bisogno di tutti. Nel frattanto abbiamo recuperato anche Zanchetta che si è regolarmente allenato con il gruppo”.
Quanto dispiace non aver conquistato i tre punti a Fermo?
“Se si analizza solo la partita, la sensazione è che la vittoria fosse più probabile della sconfitta. Tuttavia, il rigore concesso agli avversari ha condizionato negativamente il secondo tempo e ha frenato una possibile tendenza positiva iniziata dopo il nostro pareggio.
Sicuramente la partita poteva essere pareggiata prima, con Gennari o in altre circostanze. Questo avrebbe dato un significato diverso al risultato finale, che invece sembra quasi casuale, ottenuto all’ultimo minuto. Nel secondo tempo la squadra ha giocato bene, ma deve trovare continuità per ottenere punti in. classifica, i ragazzi stanno dando tanto anche se questo ancora non basta”.
Che squadra è la Juventus?
“Dal punto di vista tecnico è una squadra importante, dotata di buoni mezzi e che potrebbe stare tranquillamente nei primi posti, vista la qualità della rosa. È chiaro che ha tutti i pro e i contro di un gruppo giovane, un possesso palla importante, con tante linee di gioco. È una squadra che non si abbatte davanti al gol subito ma non mette nemmeno in sicurezza il risultato a favore”.
Qual è stato l’effetto scatenante all’interno del gruppo dopo il gol di La Rosa contro la Fermana?
“È normale che il gol di Luca ha dato una grande carica, basta guardare la reazione in campo. È naturale che abbia creato entusiasmo. L’importante è che questo ardore abbia un seguito. La nostra squadra è inciampata troppe volte dopo un risultato positivo, adesso è arrivato il momento di dare una direzione giusta allo stato d’animo”.
In questo momento a che punto è la forma della squadra?
“Dal punto di vista delle dinamiche interne il gruppo è migliorato parecchio ma, ripeto, ha assoluto bisogno di un risultato che deve arrivare dal lavoro che abbiamo fatto e che facciamo, se dovesse arrivare cambierebbe le attese della squadra”.
Come sempre la parola passa al campo e mercoledì 6 marzo al Nespoli si saprà la verità.