OLBIA. La città si ferma per i funerali del piccolo Gioele Putzu, 9 anni, morto sul campo “Meledina” di Ozieri. Le esequie si terranno all’arrivo della piccola bara bianca da Sassari, intorno alle 15:30, nella chiesa di Sant’Ignazio da Laconi.
Intanto, sul fronte dell’inchiesta, l’esame clinico sul corpo della vittima ha evidenziato una “contrazione cardiaca a seguito di schiacciamento o pressione violenta”. Questo è il responso della TAC effettuata dal medico legale Salvatore Lorenzoni.
Sembrerebbe accertato, dunque, che Gioele e i suoi due amichetti stessero giocando con un aquilone legato a un filo di cotone; un dettaglio che escluderebbe la teoria del cavo impigliato e tirato con forza che avrebbe fatto venire già la porta. Il cotone si spezza facilmente. La porta è caduta mentre i bambini giocavano, punto. Saranno le indagini dei Carabinieri di Ozieri, guidati dal comandante Gabriele Tronca, a stabilire come siano effettivamente andate le cose.
Le porte da allenamento sono più piccole rispetto a quelle fisse e cementate dello stadio. Sono realizzate con tubolari in metallo, non hanno spigoli e vengono utilizzate per ridurre l’area di gioco durante le partitelle infrasettimanali. Solitamente si spostano a mano: bastano due persone per collocarle sul campo. Per evitare che cadano, di solito si zavorrano con pesanti sacchi di sabbia, poggiati a terra sulle “elle” del tubolare.
Gli avvocati della famiglia Putzu, Giampaolo Murrighile e Sergio Milia, non hanno rilasciato dichiarazioni per evitare di inserire aspetti tecnico-giuridici nella giornata di lutto.
Sicuramente avranno già esaminato l’eventuale mancanza delle zavorre sulle porte, le quali, proprio per escluderne l’utilizzo a persone non autorizzate, vengono solitamente incatenate l’una all’altra. Questa volta, però, erano rimaste in piedi, nella stessa posizione in cui sono state impiegate, presumibilmente il giorno prima. Allo stesso modo, gli avvocati hanno certamente già registrato il fatto che lo stadio fosse aperto in tutti gli accessi, permettendo così ai bambini di entrare sul manto erboso senza alcun problema da una delle porte.
I Carabinieri, che hanno cinturato la zona dell’incidente e accompagnato il feretro con il saluto militare, e poi di scorta all’auto funebre a Sassari, si sono già recati in municipio per acquisire i documenti di proprietà del Comune di Ozieri relativi allo stadio “Raimondo Meledina”, dato in gestione ad alcune società sportive. Questi elementi saranno oggetto di indagine e già da domani verranno esaminati dagli inquirenti. Oggi, invece, è il giorno del silenzio e del dolore per il piccolo Gioele.