OLBIA. Il vetusto “Ponte di Ferro” (gli olbiesi non si sono certo scervellati per trovare un nome diverso) sarà presto abbattuto. Al suo posto ne sorgerà uno nuovo che potrebbe avere anche un contenuto artistico al fine di rendere il passaggio sulla foce del rio Seligheddu certamente più aggraziato rispetto al suo predecessore.
Alla gara d’appalto per circa 4 milioni di euro avrebbero partecipato, al momento, tredici ditte. Un bel da fare per dirigenti e funzionari del comune di Olbia che avranno il compito di valutare, oltre agli aspetti riguardanti il ribasso, anche l’estetica del nuovo viadotto sospeso e senza campate, per veicoli, pedoni e biciclette.
Lo stesso ponte, infatti, sarà l’anello di congiunzione tra la pista ciclabile del lungomare e quella in costruzione per l’aeroporto.
Si spera, a questo punto, che la città attraversata da decine di rii e torrenti, cominci a “far pace” con l’acqua riavvicinando la gente e gli stessi olbiesi ad essa, magari con ponti anche belli da vedere.
“Abbiamo già cominciato a invertire la marcia – commenta l’assessore dell’Urbanistica Bastianino Monni -. Vista la necessità di mettere la città in sicurezza dobbiamo cogliere l’occasione per abbattere le brutture e far nascere opere caratteristiche che renderanno Olbia riconoscibile anche grazie a opere di taglio artistico”.
“Non dobbiamo aver paura. Al contrario dobbiamo puntare in alto prendendo esempio da grandi capitali europee come Valencia”.
In effetti la terza città della Spagna dopo Madrid e Barcellona fu distrutta dalla tragica alluvione del 1957 che fece esondare il Tùria che attraversava lil centro. Morino 81 persone. Con il Plan Sur il fiume su deviato prima dell’ingresso in città. Al suo posto fu realizzato il più grande giardino d’Europa con 9 km di verde largo poco meno di 30 metri. I ponti vennero abbattuti, ristrutturati e molti ricostruiti come quello più famoso vicino al centro firmato da Santiago Calatrava: come lo chiamano i valenziani, il puente del arpa.
“Lo spirito è esattamente quello. È un’occasione che non abbiamo nessuna intenzione di farci scappare – aggiunge Monni -. Faremo concorsi di idee aperte a giovani studenti soprattutto locali e, dopo il lungomare, daremo un altro contributo importante alla bellezza della nostra Olbia. Abbiamo bisogno di fare la differenza. L’esempio sarà evidente quanto realizzeremo il nuovo ponte in via Gabriele d’Annunzio“.
































