OLBIA. Dirigenti, militanti, amici e sostenitori del Partito Democratico si sono incontrati al Blu Marine per confrontarsi sui temi della campagna elettorale in vista delle Politiche del 25 settembre. Davanti a una platea di duecento persone ha fatto gli onori di casa il consigliere regionale Giuseppe Meloni. Con lui i quattro candidati del collegio territoriale Silvio Lai, Carla Bassu, Gavino Manca e Patrizia Desole.
“Noi veniamo chiamati dal presidente della Repubblica a mettere le cose in ordine quando gli altri fanno pasticci – ha detto Giuseppe Meloni in apertura -. Se non dovessero prevalere le nostre ragioni verremmo governati da coloro che nel 2011, la Meloni compresa, ci hanno portato al fallimento con l’arrivo di Mario Monti. Come sostiene Letta, abbiamo pagato in questi anni il fatto di fare la Protezione Civile della politica”.
Nel corso dell’incontro non sono mancati i riferimenti alle dimissioni dell’assessore Todde per evidenziare la sudditanza del governo regionale nei confronti della Lega di Matteo Salvini, né le consuete bordate alla giunta di Christian Solinas.
Dopo Carla Bassu, candidata per il centrosinistra alla Camera uninominale collegio Sassari Olbia, che ha dovuto anticipare il suo intervento per impegni contemporanei a Sassari, ha preso la parola Gavino Manca candidato per il centrosinistra al Senato uninominale collegio nord Sardegna.
“Si sta affrontando una campagna elettorale veloce ma molto intensa con un duplice obiettivo: le prossime Politiche e le elezioni regionali tra 16 mesi contro un centrodestra fatiscente che sta rovinando la nostra Isola”. Manca ha poi puntato il dito sul suo concorrente “Marcello Pera. Un fantasma toscano che non può parlare di Sanità, Trasporti, Agricoltura e altro ancora perché sono argomenti che non conosce”.
L’olbiese Patrizia Desole candidata per il PD alla Camera plurinominale ha ribadito l’importanza della squadra e del programma del partito. Al centro del suo intervento le lotte a favore delle donne contro la violenza di genere.
“La campagna elettorale è una battaglia difficile ma dobbiamo impegnarci con passione perché non possiamo permettere che vinca questa destra che ci fa arretrare e io come donna non posso permetterlo. Tutti i giorni tocco con mano i problemi delle persone: è questo che che mi ha spinto a candidarmi, dare riposte ai veri problemi della gente”. La Desole ha detto che si sta vivendo “un momento complicato: c’è la guerra ma Il Partito Democratico vuole la pace”. E poi ha chiuso con una citazione di Tina Anselmi: “Per cambiare il mondo, bisogna esserci e noi ci siamo”.
Silvio Lai candidato per il PD capolista alla Camera plurinominale ha detto di essere particolarmente contento di trovarsi a Olbia. “Qui ci sono tanti amici con i quali abbiamo combattuto tante battaglie come Giampiero Scanu e Antonio Satta – presenti in sala -. Olbia mi ha sempre dato la sensazione di un posto accogliente, è il luogo dove il passato e il futuro in Sardegna si incontrano. Una città che negli anni “70 Olbia seppe dire di No a un percorso di industrializzazione scegliendo il turismo”.
Lai, al pari degli altri candidati, ha evidenziato i problemi regionali sui quali occorre intervenire, dalla viabilità alla Sanità, ai trasporti, ma “il Paese il 25 settembre è chiamato a scegliere dove vuole stare: tra le democrazie occidentali o l’autocrazia. Bisogna essere dalla parte giusta della storia”.
E ha chiuso con un appello al voto: “E facile. Nel plurinominale basta sbarrare il simbolo del PD, mentre nell’uninominale o votate gente preparata come i nostri Gavino Manca e la costituzionalista Carla Bassu oppure…scegliete Marcello Pera e Dario Giagoni. Vedete voi”.