OLBIA. Un palazzo mai terminato e abbandonato da anni, con ingresso in via Bonaventura, tra via Borsellino e via Bassi, a breve distanza da viale Aldo Moro, si è trasformato in un punto di ritrovo per bande di giovani e giovanissimi senza scrupoli, causando notevoli disagi e preoccupazione tra i residenti del quartiere.
“Anche di notte li vediamo entrare nell’edificio, illuminando il buio con i loro cellulari. È una situazione molto pericolosa anche per loro stessi – afferma un residente, ben consapevole delle problematiche legate a questa struttura abbandonata da tempo che ultimamente dovrebbe essere stata acquista in un’asta pubblica -. Ci sono pericoli ovunque, come la tromba dell’ascensore, che rappresenta una trappola mortale, specie per i ragazzi che si avventurano di notte”.
Il palazzo è diventato anche un rifugio per persone senza fissa dimora ma anche per tossicodipendenti, come evidenziato dal ritrovamento di siringhe in alcune aree facilmente accessibili dall’esterno. Fuori, un’area nata per contenere mastelli condominiali è stata trasformata in una discarica (vedi foto in fondo all’articolo).
Recentemente, alcuni ragazzi hanno scoperto, nell’attico dell’edificio, un accumulo di piastrelle. “Le lanciano verso le abitazioni vicine quasi come se fosse un gioco di abilità – racconta un altro residente del quartiere -. A volte colpiscono tetti e terrazzi ma il vero pericolo è che possano ferire qualcuno. Insomma quell’edificio è diventato un meta pericolosa per giovani incoscienti”.
Un episodio particolarmente allarmante si è verificato il 6 aprile scorso, come raccontato dalla madre di un ragazzo che ha rischiato di essere colpito: “Mentre mio figlio stava scendendo le scale esterne di casa nostra, una piastrella è stata lanciata nella sua direzione. Fortunatamente non lo ha colpito ma si è frantumata sul tetto e le schegge sono piovute a pochi centimetri dal suo viso”.
La donna ha poi assistito alla fuga di un gruppo di ragazzini immediatamente dopo l’accaduto, senza riuscire a fermarli. Ha prontamente contattato i Carabinieri, i quali, giunti sul posto, hanno confermato che la piastrella era stata lanciata dall’attico dove sono presenti scatole di materiale non utilizzato.
In seguito a questo episodio, la signora ha inviato una lettera al comune di Olbia, sollecitando un intervento urgente per mettere in sicurezza l’area. “Scrivo per chiedere che venga identificato il proprietario dell’immobile e che venga obbligato a recintare adeguatamente l’area per renderla sicura, al fine di prevenire accessi non autorizzati”. Con la speranza che fino a quel momento non si faccia male qualcuno.