OLBIA. Il Piano di Assetto Idrogeologico supera l’esame del consiglio comunale e ora può ritornare all’Ardis, probabilmente entro fine luglio, per la definitiva presa d’atto.
La votazione del Consiglio convocato dal presidente Marzio Altana ha comunque riservato qualche sorpresa. Oltre alla maggioranza, infatti, hanno votato a favore tre membri della minoranza: Davide Bacciu ed Eugenio Carbini (FdI), e Rino Piccinnu del Partito Democratico che nelle dichiarazioni di voto ha argomentato la sua scelta personale di schierarsi a a favore dell’approvazione. Per il resto, i sei membri di opposizione si sono astenuti. Nessun voto contrario.
L’approvazione del PAI è un atto fondamentale per l’avvio delle procedure del piano di mitigazione del rischio idraulico. Il progetto già presentato dalla Technital nella persona dell’ingegnere Simone Venturini, entra, dunque, nella fase esecutiva e si incardina nelle nuove norme del PAI in cui, in base a complicati calcoli fisici, sono state ridotte le zona Hi4 (ad alto rischio di alluvione).
“La presa d’atto degli esiti della conferenza programmatica che ha esaminato il nuovo PAI di Olbia è un atto fondamentale – ha dichiarato Venturini – . Pur con approccio molto cautelativo, con portate idrauliche aumentate per tenere conto dei cambiamenti climatici, con aree di allegamento che da 10 km quadrati diventano 12 km quadrati, quelle con pericolosità Hi4 passano da 7 a 2 km quadrati. Questo perchè molte assumono la nuova denominazione di Hi*, ovvero non più aree “pericolose” bensì aree “critiche” ove non sussiste un vero pericolo di vita per le persone ma solo un disagio, dovuto ad allagamenti, che va gestito”.
Secondo l’ingegnere della Technital “il Comune, per queste aree, ha previsto di vietare la costruzione di interrati e di realizzare manufatti solo con quote di calpestio superiori alle quote di allagamento previste statisticamente con frequenza di un evento ogni 500 anni. Un approccio molto cautelativo ma che ottiene comunque l’effetto di liberare oltre 5 km quadrati di aree che prima erano classificate Hi4 e che ora sono invece Hi*, ovvero non più pericolose ma critiche”.
Venturini ha aggiunto: “Per noi è stato un lavoro duro, durissimo perchè siamo stati un laboratorio per testare le nuove linee guida dell’Agenzia del Distretto Idrografico della Sardegna. Ma è stato anche un lavoro molto stimolante e formativo, svolto a fianco delle elevatissime professionalità dell’Autorità di bacino. Penso ne sia scaturito un lavoro molto buono, scientificamente rigoroso”.
Ora la deliberazione del Consiglio comunale, votata senza voti contrari, passa all’Agenzia del Distretto Idrografico che proporrà al Governatore della Sardegna di emettere il decreto di approvazione. Poi il PAI sarà esecutivo.