OLBIA. Non un palazzo da aprire né uno scorcio da svelare. A differenza delle passate edizioni delle “Giornate Fai di Primavera” i prossimi sabato 23 e domenica 24 marzo sarà la storia di un luogo a aprirsi al pubblico: Pedres, dalla tomba dei giganti al castello.
“In questo caso apriremo la storia di questo luogo straordinario” ha detto l’archeologa Paola Mancini, coordinatrice dell’evento, nel corso della presentazione della manifestazione che si è svolta presso la biblioteca Simpliciana. Presenti l’assessora alla Cultura Sabrina Serra, per il Fai Vanni Bionda e Giusy Balata, e Gabriella Gasperetti della Soprintendenza.
Pedres è sempre stato vissuto almeno dall’età del bronzo. “Noi visiteremo il contesto del luogo con la sua lunga storia di frequentazioni che va dall’età nuragica, quindi dalla protostoria, fino a oggi – ha sottolineato l’archeologa -. Le nostre notizie risalgono almeno al 1.600 a.c. quando nella piana c’era l’abitato con il nuraghe e il villaggio fatto di capanne e tafoni, e a poche centinaia di metri l’area sepolcrale: la tomba di giganti “Su monte ‘e s’abe”.
Il luogo ha continuato poi a vivere sia in età punica che in età romana quando c’era ancora un abitato vasto e una necropoli con le sue tombe alla cappuccina e, a seguire, nel medioevo quando è stato costruito quello che noi conosciamo oggi come castello di Pedres. Questa fortificazione importantissima, che guardava e controllava i confini del giudicato di Gallura con quello di Torres, aveva ancora come punto di riferimento l’abitato”.
Oggi Pedres continua ad appartenere alla famiglia di imprenditori di origini napoletane: Colonna. “Questa lo ha dato in affitto, da più di settant’anni, alla famiglia Mura nota per i formaggi. In questo modo – conclude Mancini – il luogo continua a vivere grazie alla presenza di un’azienda agricola che, in un certo senso, garantisce la tutela dei monumenti”.
Alle giornate del Fai, il 24 e 25 marzo faranno da cicerone gli studenti del liceo classico Gramsci, liceo scientifico Mossa, liceo artistico De André di Olbia, e l’istituto alberghiero di Budoni.
L’archeologa Paola Mancini, volontaria Fai, terrà due visite guidate in entrambe le giornate: alle 11:00 e alle 15:30.