★VIDEO★ OLBIA. Per diverse settimane il suo corpo senza vita è rimasto sotto ciò che resta di una palma, esattamente dove è stato individuato da un giovane che stava sistemando la sua auto. Il cadavere si trovava a meno di cinque metri. Solo oggi, dopo aver rintracciato i parenti residenti ad Arzachena, i Carabinieri hanno diffuso il nome: si tratta di Umberto Sini, classe 1962, originario di Bottida, in provincia di Sassari.
L’uomo aveva interrotto i rapporti con i familiari da molti anni. Non aveva figli e non era sposato. Viveva volontariamente una vita di solitudine, lontano dal mondo, a Olbia. La sua vita borderline era simile a tante altre, tra alcol, qualche spicciolo elemosinato per un panino e un riparo di fortuna.
Per un certo periodo aveva trascorso le notti al dormitorio ma il suo rifugio era sotto il cavalcaferrovia, a una cinquantina di metri dal punto in cui è avvenuto il decesso. Aveva la barba bianca non lunghissima, abiti estivi, una camicia blu, pantaloni marroni e scarpe da tennis bianche.
Il suo corpo era supino. Per questo motivo è stato necessario attendere il nulla osta alla rimozione dal magistrato. Umberto Sini, infatti, deve essersi accasciato, probabilmente a causa di un malore fatale, con uno zainetto ancora sulle spalle. Una volta spostata la salma, i Carabinieri della squadra scientifica hanno potuto esaminare il contenuto della borsa.
Oltre alla sua carta d’identità, c’era la copia di un vecchio documento. Umberto Sini aveva denunciato ai Carabinieri il furto della sua bicicletta. Qualcuno gliel’aveva rubata dal luogo in cui l’aveva lasciata: sotto il cavalcavia. Probabilmente il ladro era entrato in azione mentre dormiva.
Il suo corpo, all’esame clinico, non presentava alcun segno di violenza; per questo motivo è molto probabile che il magistrato ne disponga direttamente la restituzione ai familiari senza autopsia, affinché possano procedere alla sepoltura. Il povero Umberto è morto da solo, come aveva scelto di vivere. Di seguito il servizio ⬇️
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