OLBIA. Partire dai bisogni del singolo per arrivare alle necessità trasversali fino a toccare i grandi temi che riguardano la società contemporanea. È quello che ha fatto un gruppo di pazienti del Centro di Salute Mentale di Olbia in un progetto guidato da Magda Mameli, terapista di riabilitazione psichiatrica, che ha portato alla realizzazione di una panchina rossa dedicata a Barbara Capovani, la psichiatra uccisa lo scorso aprile fuori da un ospedale di Pisa, e in generale a tutte le donne vittime di femminicidio.
La panchina di legno, alla quale i pazienti hanno “ridato vita”, levigandola, applicando il mordente e dipingendola di rosso ai lati, si trova nel giardino del CSM ed è stata inaugurata alla presenza di Magda Mameli, pazienti e familiari del Centro, la direttrice del CSM Luisa Budroni e la dottoressa Michelangela Sanna, il direttore sanitario della Asl Gallura Raffaele De Fazio, l’educatrice Sara Bernardini, il luogotenente dei Carabinieri della Stazione di Olbia Centro, Leonardo Riu, e i rappresentanti delle associazioni Prospettiva Donna, Avo e Croce Rossa.
“Grazie a questo lavoro – hanno detto alcuni pazienti – ci siamo focalizzati sull’importanza dei nostri bisogni e di quelli degli altri. Tale aspetto, unito alle nostre abilità, a quello che sappiamo fare, ha portato alla realizzazione della panchina con la quale vogliamo anche noi dare il nostro contributo per ribadire il no alla violenza sulle donne”.
Un’iniziativa incentrata sulla centralità del ruolo del paziente che da passivo diventa attivo. “Scovare le proprie risorse – spiega Mameli – è la finalità del percorso individualizzato di ricovery che ha portato alla costruzione di radio all’interno di alcune cassette di vino da parte dei pazienti e al restauro della panchina alla quale da oggi attribuiamo un valore simbolico”.
All’inaugurazione hanno collaborato il “gruppo arte”, che ha realizzato un dipinto dedicato alle donne, il “gruppo giardino” che si è occupato delle piante esterne alla struttura, e il “gruppo cucina” che ha preparato un buffet per gli ospiti. “Il Csm – ha detto Luisa Budroni – è uno spazio sempre aperto alle istituzioni, alle associazioni e ai cittadini. La Salute Mentale non è un tabù e le famiglie devono sapere che possono fare affidamento su noi”.
Secondo il direttore sanitario De Fazio è importante “continuare su questa strada” e, rivolgendosi a medici e terapisti del CSM, ha detto: “Proponeteci altre iniziative di questo tipo”. “La nuova panchina rossa – ha sottolineato Sara Bernardini – è simbolo di unione e collaborazione. Un’occasione per favorire l’incontro e lo stare insieme”.