OLBIA. Il volontariato ha i colori del buonumore e si può imparare a fare del bene anche divertendosi. È la filosofia dell’associazione Intervol Sardegna che questa mattina ha coinvolto circa 40 studenti del liceo artistico e musicale Fabrizio De André in attività di primo soccorso attraverso simulazioni e giochi.
Guidati dai soccorritori, dal responsabile della formazione Intervol Gaetano Piccirillo e dalla presidente Irene Pischedda, ragazzi e ragazze delle quinte classi di Cala Saccaia (le aule si trovano proprio sopra la sede dell’associazione) hanno imparato le pratiche salvavita e dopo la lezione teorica si è passati alla pratica.
“Abbiamo iniziato col liceo artistico e la scelta non è casuale – dichiara Gianfranco Spano di Intervol -. Si dice che l’arte aiuti a salvare la vita perché fa bene al cuore e un soccorritore non può che essere d’accordo. Nel nostro lavoro infatti partiamo da Stayin’ alive dei Bee Gees, la canzone salvavita per eccellenza. È stato scoperto che il suo ritmo è ideale per effettuare il messaggio cardiaco”.
Gli alunni del liceo artistico hanno anche visitato le ambulanze, si sono seduti sul posto di guida e hanno fatto partire le sirene.
“I ragazzi hanno risposto benissimo all’iniziativa – dicono la professoressa Marcella Cazzona, referente del plesso scolastico di Cala Saccaia, e la docente di storia e filosofia Maria Lucia Canu -. I volontari sono preparatissimi. Non è facile riuscire a lavorare con gli studenti più grandi perché hanno interessi diversi ma oggi hanno partecipato in maniera attiva. Vedremo quale sarà la reazione a lungo termine”.
Intervol, nata nel 2006 da un gruppo di amici, opera a Olbia, Berchidda e Buddusò con sedici dipendenti e sessanta volontari. “Siamo partiti oggi e intendiamo continuare a diffondere la cultura del soccorso anche in altre scuole olbiesi – afferma Irene Pischedda – Se gli studenti dovessero decidere di avvicinarsi all’associazione saremo ben felici di coinvolgerli nel nostro mondo”.